In questo periodo storico-sociale molto travagliato in più aree si sta facendo pian piano spazio una necessità, forte e impellente, di rispondere alla domanda “diverso da chi?”. Colore di pelle, etnia, religione, ma anche un fisico differente si rivelano argomentazioni di netto contrasto che portano quasi ad una divisione agguerrita tra pari. Fra i tanti che nel proprio piccolo apportano un loro contributo per il cambiamento vi è anche una fotografa del Sud Africa, precisamente di Cape Town, Sabrina Scott.
Laureatasi in Visual Communications alla Vega School of Brand Leadership, Sabrina si muove tra i settori della grafica, della direzione artista, della fotografia con un’attenzione rivolta costantemente alla moda, alla contemporaneità e tenendo uno sguardo fisso sull’evolversi della società. Dopo la sua laurea sono state numerose le porte che le si sono aperte; ha fatto uno stage di due mesi presso un magazine di moda – “Fashion Friend” – che le ha permesso di conoscere vari ambiti del settore in quanto si occupava di progettazione grafica della rivista, assistenza sul set, l’ideazione di contenuti web per le pagine social e relativa produzione di messaggi accattivanti per i lettori. Il tipico stage in cui ricopri un ruolo “jolly” che non sempre deve essere visto con accezione negativa, in quanto spesso si rivela un’occasione fruttuosa per acquisire nuove conoscenze, entrare in contatto con persone del settore e soprattutto capire quale delle varie strade fa per noi e vogliamo davvero percorrere. Dal 2015 lavora per Superbalist.com come junior designer ma partecipa anche all’ideazione e realizzazione di campagne pubblicitarie e lo sviluppo di contenuti creativi per i lookbook e, insieme ad un team, gestione dei vari canali social dell’azienda; si tratta di uno dei più grandi e imponenti e-commerce di moda.
Nelle sue fotografie vi è il tema ridondante della femminilità che si esprime nei più differenti modi; si percepisce il desiderio tutte le sfumature che colorano la femminilità e la giovinezza o potremmo dire la femminilità nella giovinezza, come essa viene vissuta. L’imbarazzo di non sapere chi si è, la non consapevolezza della propria bellezza, il vedere le proprie “diversità” o difetti meramente come tali e non come segni di un distinto fascino.
Quello di Sabrina vuole essere un monito per tutte le donne, un invito a rendersi consapevoli del grande potere che detengono, un voler rappresentarle in maniera onesta e veritiera collaborando in tal modo ad una già presente tendenza di far ciò da parte dei media, augurandosi anche che non si tratti solo di questo ma che diventi normalità.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.