Jon Klassen è l’illustratore al quale dedichiamo questo nuovo appuntamento dell’arte illustrata di Organiconcrete,; un artista canadese nato nel 1981 a Winnipeg, Manitoba ed attivo dal 2005 nell’ambito dell’animazione e dei libri illustrati per bambini. Sappiamo di lui che ha conseguito il diploma in animazione presso lo Sheridan College nel 2005 e successivamente si è trasferito a Los Angeles dove ha dato avvio alla sua brillante carriera di artista eccezionale. Non sono soltanto io a dirlo, ammirando le sue bellissime opere che potrete guardare anche voi nella galleria sottostante, ma soprattutto i riconoscimenti ricevuti ed in particolare il Cladecott Medal e il Kate Greenaway Medal nel 2012, ovvero le medaglie al migliore libro illustrato per bambini che vengono attribuite rispettivamente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, che Jon Klassen ha ottenuto per la sua opera This is Not My Hat risultando il primo artista al mondo ad aver conseguito entrambi i premi per lo stesso libro. Sempre nel 2005 ha lavorato con Daniel Rodrigues nella realizzazione del tenerissimo corto An Eye for Annai che ho guardato a ripetizione per un intero pomeriggio, poi nel 2008 ha lavorato all’animazione di Kung Fu Panda, nel 2009 in Coraline e sempre nello stesso anno è stato persino il direttore artistico del video musicale del pezzo I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight degli U2 inserito nell’album No Line on the Horizon. Nel 2010 arriva un altro riconoscimento, questa volta il Governor General’s Award for English-language children’s illustration per aver illustrato Cats’ Night Out della scrittrice americana Carolyn Stutson e per quanto riguarda i premi potrei fermarmi qua.
Osservando le sue illustrazioni, una per una, si può notare come la sua arte sia una costante sorpresa cromatica e soggettiva, un miscuglio delizioso di personaggi dai grandi occhi dolci, un pochino pensierosi, con lo sguardo rivolto ai sogni dei bambini, i soggetti ai quali sono rivolte le avventure dei suoi protagonisti; bellissimo è anche il gioco di luce ed ombra che appare quasi in ogni illustrazione, colori semplici e dalle forti tonalità, delicatamente espressivi, un espediente quello del gioco che mette in evidenza la particolare propensione dell’artista verso un surrealismo di tipo fiabesco ma anche particolarmente ludico e che induce ogni spettatore a lasciarsi trasportare dalla fantasia e dalla tenerezza che ne scaturisce. Un artista davvero eccezionale. Non saprei dargli un altro aggettivo.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!