“Ci siamo incontrati su Tinder”. Quante volte avete sentito questa frase? E quante altre volte la sentiremo? Quando si parla di Tinder ci sono sempre i più scettici che sono lì a giudicare senza aver mai scaricato l’app, i finti scettici che sono lì a giudicare e di notte si scatenano a colpi di right swipe, chi non sa e non si esprime e chi è proprio contro l’app per spirito romantico o forse soltanto perché ha uno smartphone che non ne supporta l’istallazione.
Piaccia o no, possiamo dire sicuramente una cosa: l’app funziona alla grande con 50 milioni di persone che ogni mese sperano che Cupido faccia centro, per tutta la vita o soltanto per una notte. Allo stesso tempo, le contraddizioni sono molte, basta considerare che scegliere la persona “giusta” è una decisione che viene presa in un paio di secondi davanti ad una fotografia o selfie.
La progressiva trasformazione della società anche attraverso questo strumento ha spinto l’artista coreana Ji-yeon Kim ad iniziare il suo progetto che aggiunge un punto di vista nuovo alla discussione.
Su Tinder, l’immagine che si vuole dare di sé attraverso la foto profilo è la chiave del successo o del fallimento dei propri match. Ecco quindi che prende vita il concetto di City of Singles – Portrait of Tinder: 50 dipinti, 50 x 50 cm con i ritratti di sconosciuti che Ji-yeon Kim ha incrociato per davvero sull’applicazione e che dal 25 febbraio in poi potrebbero trovarsi appesi ad un muro di una galleria d’arte – con nome ed età di pura finzione -.
Motivazioni, sogni, sofferenze e speranze si alternano sui loro visi. Il contesto? Berlino. La capitale tedesca viene infatti considerata da molti come una delle città migliori al mondo per essere single per il suo spirito libero e i suoi club aperti tutta la notte per tutto il weekend.
Se per caso avete usato Tinder mentre eravate nella U-Bahn qualche mese fa, forse potreste essere protagonisti involontari del vernissage!
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.