Tra pochi giorni il Sundance Film Festival riaprirà i battenti puntando i riflettori sul cinema indipendente americano e non. Tra le premieres di quest’anno, Manifesto, video istallazione datata 2015 e firmata dall’artista tedesca Julian Rosefeldt, che dopo aver esibito il progetto nei maggiori musei d’arte contemporanea di mezzo mondo, propone per il Sundance una versione dalla lunghezza di 90 minuti.
Un collage di immagini e delle parole dei manifesti delle più importanti correnti artistiche, e non solo, del ‘900, affidate al volto e alla voce di Cate Blachett che per l’occasione veste i panni di 13 personaggi differenti.
Muovendosi in altrettanti contesti differenti, quotidiani il più possibile, inserisce le forti dichiarazioni d’intenti all’interno del nostro tempo e del nostro spazio: dal manifesto comunista a quello futurista, passando per il dadaismo, il surrealismo, le parole di Fontana e di Jarmusch, von Trier, Herzog, il comune denominatore è il desiderio di cambiare il mondo grazie all’arte riportando allo spettatore gli echi di un tempo che non esiste più e le speranze, la passione della generazione che l’ha vissuto.
Beatrice Lombardi
Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.