Un approccio brutalmente onesto alla fotografia, un forte senso della composizione e presentazione dello spazio intimo; è questo che si riscontra ampiamente nel lavoro fotografico di Igor Pjörrt, nato nel 1996 a Madeira, un piccolo arcipelago portoghese vicino al Marocco. Cresciuto sull’isola, adesso risiede a Londra.
È immediato riconoscere la combinazione di gioventù, di libertà e sessualità che si respira nelle sue immagini, come la ricerca percettiva del proprio corpo e dell’ambiente in cui siamo immersi. Un mood, un unico fil rouge che abbraccia il suo pensiero fotografico che sembra mettersi in netta contrapposizione con la “generazione instagram”, con tutti gli addicted dei selfie perfetti e della smania di gridare al mondo che ci sono.
Data la giovanissima età del nostro artista, sui “millenials”, ovvero la generazione del nuovo millennio, è incentro il focus di ricerca, affiancato da tutte le sfaccettature che questa età comporta, come la ricerca dell’amore, quel bisogno vitale di accoppiarsi, di sentirsi parte di qualcosa e in cui l’individualità fatica a farsi spazio, ad emergere.
Le fotografie sembrano essere avvolte da una patina di malinconia, dettata dallo sguardo ricco di inquietudine, carico di aspettative, di domande, di scoperte appena compiute, di desideri da voler vivere.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.