Apollonia Saintclair non è certo un astro nascente. Sono anni ormai che abbaglia,stupisce e talvolta scandalizza pure gli internauti (visto che il confine tra erotismo e pornografia è estremamente labile e personale).
Un successo in qualche modo favorito dai social (gli stessi che censurano continuamente le sue immagini e i suoi profili), ma sempre celato dietro un anonimato e uno pseudonimo. Di Apollonia infatti sappiamo solo che vive in Europa e che i suoi lavori sono spesso influenzati (per sua stessa ammissione in una delle rare interviste concesse) dal cinema in bianco e nero degli anni ’60, dalla letteratura di Jorge Luis Borges, Guy de Maupassant, Howard Phillips Lovecraft, Richard Matheson, Gustave Flaubert, Frank Herbert, Henry Miller e Anais Nin.
Le sue illustrazioni lasciano poco spazio all’immaginazione grazie alla figura di una donna forte e dominante che è il fulcro attorno al quale ruotano tutte le scene. Un erotismo dunque, che celebra la figura femminile e l’erotismo stesso, attraverso tratti forti, graffianti e di forte impatto visivo, che spaziano in contesti talvolta grotteschi, talvolta surreali, altre volte completamente attinenti alla realtà.
Le donne di Apollonia, si muovono come funambole su una corda d’acciaio che separa la realtà da quell’immaginazione recondita che spesso nascondiamo a noi stessi. Un pacchetto di pulsioni definite senza la benché minima censura che celebrano l’autoerotismo, il masochismo, i feticismi più assurdi e il piacere di una donna perfettamente cosciente della propria sessualità.
I parallelismi con i grandi dell’illustrazione erotica, vengono da se. I vari Milo Manara, Massimo Rotundo, Moebius (ma anche Leonardo e Caravaggio) non solo hanno ispirato l’artista, ma hanno anche contribuito a creare una stile perfettamente riconoscibile e un leitmotiv che identificano subito Apollonia.
L’uso (quasi esclusivo) del bianco e nero evidenzia una scelta netta e decisa e ricalca le varie personalità che traspaiono dalle illustrazioni.
Il consiglio è di seguirla su Tumblr, che poi è l’unico social dove i suoi lavori non vengono censurati.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.