La bellezza salverà il mondo. Non è una frase di circostanza ma un’affermazione di Dostoevskij che mi piace utilizzare quando è l’arte a prendere il sopravvento nei miei discorsi soprattutto quando solo l’arte riesce a rendere più di qualsiasi altra forma di comunicazione un sentimento che parte dal cuore e vorrebbe diffondersi. È con un sentimento di commozione che lunedì 3 ottobre nel nostro paese si è celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione e il mio pensiero è andato alle migliaia di persone che affollano quei barconi malconci nei nostri mari con la speranza disperata di portare a riva il loro futuro, soprattutto quello dei bambini che insieme ai propri genitori, ma molto spesso anche soli, si ritrovano poi in solitudine ad affrontare la vita sulla terraferma, prigionieri di un futuro incerto. Proprio a tutti loro dedico la dolcezza delle immagini delle opere di un’artista russa che ho il piacere di presentarvi oggi, Olga Demidova, che spero un giorno possano essere di conforto per tutti loro.
La nostra ospite di questo primo appuntamento stagionale dedicato all’arte illustrata vive in Russia dove lavora come illustratrice freelance; sappiamo che ha studiato presso l’Istituto delle Arti Applicate di Mosca e sebbene i suoi primi studi fossero rivolti all’animazione, pian pianino la passione per il disegno e l’illustrazione si è fatta strada spingendola a cambiare direzione. Le sue bellissime illustrazioni, alcune delle quali presenti fra queste righe, rendono più delle mie parole e spiegano divinamente come il mondo circostante abbia avuto e continua ad avere una forte influenza nella loro composizione che appare condita ovviamente con una sana dose di storie legate all’infanzia che insaporiscono il tutto. Come accade nei romanzi e nei racconti che hanno reso celebre la letteratura del suo paese, anche osservando le opere di Olga Demidova ci si accorge di quanto la natura e tutte le sue manifestazioni svolgano un ruolo di rilievo e non sono un semplice contorno; d’altronde il luogo di appartenenza è costituito da immense terre e spazi dove proprio la natura si manifesta nella sua totale essenza e non credo sia un caso se in molte illustrazioni siano la neve e il freddo ad avvolgere le situazioni nelle quali vengono inseriti i personaggi, conferendo tra l’altro allo spettatore l’idea di trovarsi coinvolto in una storia dall’atmosfera particolarmente onirica e “caramellosa”, un aggettivo che mi piace utilizzare quando parlo di immagini che infondono dolcezza e innocenza tipica dell’infanzia.
Ma più delle temperature e degli agenti atmosferici credo siano i suoi personaggi ad accendere la magia delle sue immagini come il protagonista di Little Hedgehog, un tenero riccetto che vive solo in una casetta immersa nel bosco piena di tanti barattolini di miele e marmellate, un personaggio curioso che ama soprattutto condividere il suo tempo con i suoi amici. Oppure il protagonista del libro Secret Dog dello scrittore russo Stanislav Vostokov che Olga Demidova ha saputo reinterpretare a suo modo rielaborando la storia con le sue illustrazioni che ci raccontano delle avventure di un cane parlante e dei suoi amici, vecchi e nuovi, ambientate in molti luoghi della Russia.
Non solo bellezza ma anche una carica di emozioni forti sono ciò che travolge ognuno di noi mentre entriamo nel vivo dell’arte di Olga Demidova ed è inevitabile in ogni illustrazione realizzata dall’artista assaporare quella dolce sensazione di attrazione verso i colori sapientemente miscelati e dosati in ogni circostanza, come riesce nel cinema a Wes Anderson, e che sono la caratteristica più evidente dello stile inconfondibile dell’artista russa. I colori a loro volta vengono mescolati alla luce poi rendono ogni luogo più vicino all’occhio dell’osservatore, il quale entra nel vivo della rappresentazione divenendo personaggio attivo di ogni storia, compagno e testimone di avventure, di dialoghi e pensieri edulcorati da un tempo, quello dell’infanzia, che vive il suo corso e colleziona ricordi ed emozioni lungo il suo divenire.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!