Quest’oggi vi parlerò di un lungo viaggio, forse il più interessante di tutta la storia dell’umanità, sicuramente il più avventuroso che sia mai stato pensato da quando l’homo sapiens ha fatto la sua comparsa su questo pezzettino di roccia e acqua chiamato Terra.
Nel 1977 la NASA ha creato il programma Voyager: in pratica abbiamo lanciato con una fionda spaziale due sonde il più lontano possibile, sperando che qualcuno le acchiappi con un retino – anch’esso spaziale -, prima o poi. Non è partito nessun essere umano per la precisione – e per gli amanti degli animali nessuna scimmia o cagnolino indifeso -. In realtà la missione principale di Voyager I e Voyager II era inizialmente quella di osservare Giove e Saturno, poi si sono spinte verso Urano e Nettuno, da lì il viaggio è proseguito per entrambe. La fionda – di mia invenzione – è stata in realtà la forza di gravità di questi pianeti disposi con un particolare allineamento.
Una della parti più interessanti del programma Voyager riguarda però il contenuto delle due sonde che credo abbia conquistato facilmente ogni amante di astrofisica e di fantascienza. Ogni veicolo spaziale ha al suo interno un fonografo d’oro contenente un messaggio interstellare per introdurre la nostra civiltà agli E.T. che potrebbero incontrare le sonde, magari tra miliardi di anni.
Il Voyager Golden Record contiene ciò che siamo in suoni, immagini e scienza. Mentre state leggendo questo articolo nello spazio ci sono Bach e Beethoven, Blind Willie Johnson e Chuck Berry, il flauto di pan delle Isole Salomone e il rumore di un treno, il pianto di un bambino e il verso di una balena solo per citarne alcuni, e per finire sono stati inseriti anche dei messaggi di saluti in 55 lingue diverse più varie immagini in analogico. Sul rivestimento in alluminio esterno di ogni disco ci sono le istruzioni per l’uso, ma anche il nostro indirizzo stellare che non presenta nessun numero civico chiaramente ma bensì la posizione delle pulsar più vicine alla Terra. Tutto opera di Carl Sagan.
In concomitanza con l’anniversario del piano Voyager, una etichetta discografica, la Ozma Records LLC , ha lanciato una campagna Kickstarter per trasformare il Golden Record Voyager in un vero e proprio oggetto di culto accessibile a tutti. I numeri della campagna sono impressionanti in quanto dai 198.000 del traguardo iniziale si sono raggiunti quasi 900.000 dollari e c’è ancora molto tempo a disposizione!
Nella ricompensa viene incluso un libro fotografico del progetto Voyager ma soprattutto un set di 3 dischi in vinile che contiene esattamente il messaggio delle sonde per i nostri amici – si spera – extraterrestri. Voyager I è entrato nello spazio interstellare nel 2013, a quasi 13 miliardi di miglia di distanza da noi, ma continua a comunicare con la Terra. L’invito è stato inviato quindi, non ci rimane che aspettare ed essere fiduciosi che qualcuno – con buone intenzioni – ci venga a salutare.
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.