Ci è voluto qualche anno, un paio di santi in Paradiso e una dozzina di preghiere da parte del sottoscritto, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. O meglio, ce l’hanno fatta, quelli di Victionary a tirar fuori la prima delle loro guide CITIx60 con una città italiana.
Dopo Londra, Berlino, Barcellona, Parigi, New York, Stoccolma (e una dozzina di altre capitali del mondo) è arrivata pure Milano a rimpolpare l’ampio catalogo di guide di cui la casa editrice si avvale.
Una fortunata serie, che farà storcere il naso a tutti gli app/ebook addicted e che sicuramente solleverà il grande interrogativo: c’è ancora qualcuno che usa guide turistiche cartacee (a parte il sottoscritto)?
Probabilmente Victionary una risposta ce l’ha già visto che continua a sfornare prodotti su città da visitare, mescolando con estrema maestria un design editoriale accattivante e informazioni ricercate e affascinanti.
Neanche a dirlo infatti, le CITIx60 sono guide piuttosto anticonvenzionali (a partire dalle sovracopertine che si trasformano in splendide mappe), che rifugiano dai meccanismi visivi delle comuni -e vecchie – guide turistiche ( Lonely Planet, ti fischiano lo orecchie?) approdando nel settore, in un modo del tutto nuovo.
60 suggerimenti provenienti da altrettanti creativi (architetti, designer, musicisti, e artisti nel senso più generale del termine), che appagheranno sì la vista dei più reticenti graphic designer, ma risulteranno anche utili a chi detesta il “solito” weekend in città, alle prese con le “solite” cose da vedere e i “soliti” posti da frequentare.
Oltre alla fotografia (studiata ad hoc per far innamorare gli esteti di professione) la guida, fa un buon uso dell’illustrazione, visto che ogni mappa in sovracopertina è realizzata da un artista della stessa città.
Per Milano, il compito è toccato a Federica Ubaldo, e il poster della mappa puoi acquistarlo direttamente qui scegliendo tra il formato A2 o lo sfacciato A1.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.