Tutto quello che ci circonda ha un nome oppure no? Il mondo è grande, ci sarà pure sfuggito qualcosa. E chi inventa questi nomi? Soltanto i bambini delle elementari che poi fanno scrivere la maestra all’Accademia della Crusca?
Se non esiste la parola per indicare qualcosa allora significa che questo qualcosa non esiste? Ma soprattutto ci sono sentimenti o modi di fare che non hanno ancora un nome e vivono solo di perifrasi?
Dovrei darvi delle risposte ma proprio non le ho, preferisco sollevare solo i dubbi che non vi faranno dormire questa notte – segue risata crudele e rumorosa -. Devo essere malvagio in fondo, oggi parliamo d’amore e devo trovare il giusto equilibrio emotivo prima di lasciarvi per la famigerata pausa estiva.
A Series of Untranslatable Words About Love è il titolo dell’ultimo video di Andrew Norton che prende ispirazione da Lost in Translation, un libro illustrato di Ella Frances Sanders. Si parla quindi di piccoli gesti, sensazioni ed emozioni che in alcune lingue hanno un nome ben specifico, intraducibile appunto in altre. Fate pure i cinici dietro lo schermo, ma queste frivolezze le abbiamo provate proprio tutti. Non è entusiasmante sapere che esistono parole precise per indicarle? Siete eccitati? Io sì, anche troppo. Per quanto ci piaccia distinguerci e sentirci unici, alla fin fine siamo fatti tutti della stessa pasta, freddi impassibili oppure inguaribili romantici – e fessi – ci sediamo sempre allo stesso tavolo dei sentimenti.
Dopo questo sermone stile oratorio volete sapere le mie parole preferite del video? Sono quelle impossibili: forelsket – norvegese – mamihlapinatapai – yamana – e soprattutto kummerspeck – tedesco – cosa da evitare accuratamente soprattutto in estate.
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.