Basta con la solita spiaggia, quest’anno vacanza alternativa: si va in Islanda!
Non so voi, ma io con Google Earth aperto in modalità a tutto schermo ho pensato a questa destinazione più di una volta. La natura incontaminata, il ghiaccio e il fuoco che s’incontrano, le strade che come lingue d’asfalto si estendono fino all’orizzonte senza meta, le case sparse con chilometri e chilometri di distanza tra di loro rendendo tutto il paesaggio così primordiale. L’Islanda è davvero così – almeno nella mia testa -.
Non ho ancora rinunciato a questo viaggio, per ora è solo nel cassetto, ma c’è chi molto più famoso, più bello – unicamente per i capelli lunghi – e più bravo di me ha già compiuto l’impresa: Théo Gosselin. Non credo debba presentarlo, anche perchè ne abbiamo ampiamente parlato quì e qui. E poi è l’hipster più famoso del web.
Cosa succede quindi quando un fotografo così giovane, avventuroso e dannatamente affascinante incontra un posto così particolare, estremo e dannatamente affascinante? La risposta si trova nel 3° episodio di Disconnect, una serie diretta da Pavle Savic e creata in collaborazione con Fotolia di Adobe. Tappa del viaggio l’Islanda!
Il nome del progetto non è stato scelto a caso: scollegarsi potrebbe essere la chiave per ricongiungersi alle cose che veramente sono importanti, una su tutte il nostro pianeta e i suoi fortunati abitanti, da qui Disconnect – per qualcuno un sogno, per altri una follia -.
Il video è in perfetto stile Gosselin, il che dimostra che forse c’è anche il suo zampino nella produzione: troviamo infatti quel carattere di spontaneità e freschezza che credo sia il suo marchio di fabbrica, benché in fin dei conti si tratti di una pubblicità. L’avventura diventa più seducente che mai e così dopo aver passato appena 1 minuto e 30 secondi dal play del video sentirete il bisogno di aprire una nuova scheda del browser, sopra ci sarà scritto Voli per l’Islanda. Predico il futuro? Non ancora, ma voi andate a prendere la Postepay!
Il video è al termine dell’articolo.
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.