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A colpi di matita 3.0: Michele Rocchetti

A colpi di matita 3.0: Michele Rocchetti


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Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
Ciao a tutti mi chiamo Michele, sono un settembrino, lavoro come illustratore e sono appassionato di profumeria.

Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Il mio lavoro consiste nel disegnare storie. Qualche volta disegno solo personaggi o piccole situazioni e sono le volte il cui mi diverto di più!

Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Sicuramente matita carta e caffè. Nel mio caso anche colori a spirito, penne e naturalmente computer!

Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Trovare le mie illustrazioni di “Heart of Darkness” alla Fiera del libro di Bologna, è stato molto emozionante anche se il ricordo più bello è stato vedere “La Nave dei Folli” pronta per essere stampata. Un piccolo sogno che si è realizzato grazie alla fiducia degli amici di Orecchio Acerbo. Tutto è nato dall’affetto che ho da sempre per l’iconografia del folle medievale, avevo pensato ad una storia e volevo vederla pubblicata a mo’ di libro miniato contemporaneo, così ho provato a buttar giù qualcosa ma non mi convinceva. Per un’ecumenica triangolazione celeste sono incappato in Marco Taddei, scrittore folle abbastanza da poter scrivere la storia giusta. Così è nato insieme alla nostra amicizia questo libro, curato insieme in ogni dettaglio, grafica compresa.
Per mia fortuna non ho nessun particolare ricordo spiacevole. A volte è difficile riuscire a vivere di questo lavoro e non sempre si possono fare cose che si sentono proprie al 100%, ma è l’altro lato della medaglia, è pur sempre un lavoro, per quanto appassionante.

Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P

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Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Questa è sempre una domanda difficile, datemene almeno tre! Tra gli emergenti, direi Daniele Castellano, mi piace molto il suo gusto naturalistico surreale sempre molto ordinato e le atmosfere sospese che le sue illustrazioni evocano. Tra i mostri sacri, la mia colonna è sicuramente Fortunato Depero, maestro di grafica e illustrazione. Ho sempre amato la plasticità e il dinamismo delle sue figure, tanto grafiche quanto materiali e la giocosità sottile delle sue opere.

Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Sto ultimando il progetto grafico e l’artwork per un album musicale e sto lavorando al book trailer de “La Nave dei Folli” in uscita in libreria per i primi di Luglio. Il prossimo progetto sarà una piccola scommessa, un adattamento del celebre “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” e poi chissà, ho qualche altra idea per nuove collaborazioni con Marco Taddei: forse un libro di cucina? Uno sul mondo dei profumi o forse di scientifica fantastica? Chissà…

Final bous question: La cosa che mi piace scovare in voi illustratori che intervisto, è quella caratteristica che poi mi ha convinta a scegliervi.
In questa ricerca sembra quasi che le vostre personalità, i vostri caratteri si palesino davanti ai miei occhi…sembra di conoscervi (follia mia ;D)
Nel tuo caso non ho potuto fare a meno di osservare che i personaggi che disegni sono personaggi mai statici, il “movimento” delle loro gambe aperte mi suggerisce il senso dell’andare.
Come direbbe Giuliana: “fotografa” ciò che hai in tasca e dove ti trovi adesso, e raccontami se (e perché) rappresenta esattamente il posto in cui vorresti essere.
Nelle storie che illustri quanto di te hanno i personaggi che rappresenti?
La geometria che compone l’immagine quale sfumatura del tuo carattere rappresenta?
I personaggi che rappresentano hanno tantissimo di me, a volte sono ritratte involontariamente alcune mie caratteristiche che sul momento non noto, ma alle quali faccio caso dopo che li ho tirati fuori.
Sicuramente io faccio parte di quelle persone che “vanno sempre di fretta” anche se non so bene dove devo andare, forse è per questo che anche i miei personaggi scappano qua e là, qualcuno è oscuro qualcuno è ridicolo e grottesco, mi rivedo in ognuno di loro.
La geometria viene dal mio background di graphic designer, è qualcosa che mi affascina, mi ricorda alla lontana anche i vecchi videogiochi 2d che hanno creato in me un forte imprinting e crea una rigidità che mi è simpatica, anche se ogni tanto ho bisogno di dare uno strappo e fare tutto il contrario di tutto!

Ringraziamo Michele Rocchetti per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito web: http://www.michelerocchetti.com/

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Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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