Ciao Riccardo, la prima cosa che ti chiedo è di parlare di te attraverso due scatti: fotografa ciò che hai in tasca e dove ti trovi adesso, raccontaci se (e perché) rappresenta il posto in cui vorresti essere.
Ciao Giuliana. In tasca non molto in realtà: chiavi della macchina, uno scontrino stropicciato, un euro ed un accendino (anche se ho smesso di fumare da due settimane; vecchie abitudini).
In questo momento mi trovo nella mia stanza/studio, a casa mia, dove passo (buona) parte del mio tempo libero e, se ti può interessare, ho nelle orecchie un pezzo di Flume a mille. All’ultima parte della domanda ti risponderò con un categorico “NI”. Alla fin fine, chi non vorrebbe essere a casa propria? Ma allo stesso tempo ti confesso che vorrei essere in decine altri posti.
Discuto sempre su quale sia il significato di bellezza, che per me è sempre soggettivo, mi piace sapere a cosa si riferiscono gli altri quando pensano alla bellezza, tu che significato personale dai a questo aggettivo?
Bellezza. Per me la bellezza è la mattina in cui si parte per un viaggio con gli Amici migliori. E’ l’insieme di sguardi e sorrisi imbarazzati e divertiti che mi scambio su di un treno con una ragazza che, probabilmente, non rivedrò più nella mia vita e di cui non saprò mai il nome. E’ l’uscita del nuovo album di qualche artista che apprezzo. E’ lo stare a fine serata in un parcheggio a raccontarmi cazzate con gli Amici migliori. E’ lo stufarmi di persone, parole, confusione ed andarmene per due o tre ore per boschi. E’ il cominciare un nuovo libro. La bellezza è mille altre cose.
3 cose alle quali non puoi rinunciare, pensaci bene, solo 3.
La mia famiglia, i miei amici e la mia barba.
L’ultima volta che ti sei guardato allo specchio cosa hai pensato di te?
“ Che giornata di merda “ (si può dire merda o siamo in fascia protetta?)
In realtà Riccardo, dopo che mi hai scritto nel week end, e m’ero persa la tua mail, dopo aver segnalato che non t’avevo risposto alla mia capa redattrice, dopo che ho visto la tua gallery ho pensato tu fossi un tipo super preciso, sicuro e metodico sulle cose che fa, che dice, che ha un grande slancio ma è anche molto severo, e per severo intendo con una grande personalità; ora ti prego, smentisci le mie previsioni da oroscopo e dimmi invece chi sei, chi vorresti essere da grande, e come invece ti senti adesso.
Non smentisco e non confermo nulla, un poco di mistero non guasta. Credo che questa risposta dica molto.
Chi sono? Sto cercando di capirlo. Chi vorrei essere da grande? Quando avrò capito chi sono ti dirò chi vorrò essere. Come mi sento adesso? Felice ed un poco bloccato, tappato.
Se tu avessi soltanto una foto da poter scattare, che soggetto o situazione sceglieresti di fotografare e perchè?
Te ne elenco tre, scegli quella che preferisci.
Il primissimo sguardo una madre rivolge al proprio figlio appena nato.
Il primissimo sguardo che si scambiano due ragazzi prossimi all’innamorarsi, anche se non lo sanno.
L’ultimissimo sguardo di un marito alla compagna di tutta una vita.
Penso che lo sguardo sia tutto, sia passione, sia amore. Totalmente.
Una domanda che nessuno ti fa, ma che invece vorresti sentirti dire.
Anche qui te ne do tre ed anche qui scegli quella che preferisci.
Mi baci?
A che ora è l’aereo?
Cosa vorresti fare davvero?
Ora ti faccio la domanda marzulliana tanto apprezzata nella scorsa intervista, avanti, fammi una domanda.
Ottimo, ottimo. Visto che amo unire fotografia e musica la mia domanda è questa: se dovessi descrivere le mie fotografie con una canzone, quale sarebbe e perchè?
Bon Iver – Minnesota, WI.
Perché ha un sound eccezionale, oltre ai cori, la batteria, e la sua voce. E’ un po’ come stare nel bosco e sentire la propria voce, quella degli altri lontani, e tutti gli insetti e il vento, e cercare di fissare in immagini questi suoni e sensazioni.
Che cosa fai invece quando non scatti foto? Come passi il tuo tempo libero?
Parliamo di tempo libero, quindi non dirò “lavoro”. Amo leggere, ascoltare moltissima e svariatissima musica, uscire con i miei amici per un birrino (o più di uno, dipende da come gira la serata) e parlare con loro di tutto e un po’. Siamo gente di vita, noi!
Se dovessi partire per un viaggio oggi, cosa porteresti nel tuo zaino e cosa lasceresti a casa?
Sicuramente porterei con me la macchina fotografica, cuffie+libreria iTunes, soldi,documenti, un diario dove annotare tutto quello che vedrei/farei ed anche se penso non ci stiano nello zaino, porterei i miei amici altrimenti che viaggio sarebbe? A casa non so cosa lascerei, davvero.
Un sogno ricorrente, uno irrealizzabile e uno espresso. Raccontaceli.
Un sogno ricorrente è quello di partire per un’avventura tutta mia, in solitaria. Probabilmente in Islanda e scoprire come la cosa potrebbe cambiarmi.
Un sogno irrealizzabile? Semplice: Natalie Portman che bussa alla mia porta confessandomi il suo amore per il sottoscritto.
Un sogno espresso (per ora alle persone a me più vicine, ma visto che ci siamo…) : alla fine di agosto vorrei tornare a casa con centinaia di fotografie e farne una mostra in autunno. Questo sì, mi piacerebbe veramente molto.
Ho chiesto per un anno, a tutti I fotografi, quali fossero I loro progetti futuri, ho deciso di cambiare e chiederti, cosa vuoi fare oggi e cosa farai veramente?
Mentre rispondo a questa domanda si sono fatte le 00:06 e quindi il mio oggi sarà ancora breve. Ti posso però dire che cosa vorrei fare domani: svegliarmi a metà mattinata, bere un caffè e pensare a fondo a tutto quello che potrei fare per il resto della mia giornata mentre fuori splende il primo, caldo e simpatico solo di giugno.
Come andrà in realtà? Sveglia alle 7:15, pioggia che batte contro la finestra, ufficio. Lo so, sembra tragico…e lo è.
Intervista conclusa, prima però, consigliami un film, un libro, un disco e un fotografo.
Film: Snatch
Libro: Il Conte di Montecristo
Disco: Soul of a Supertramp – Mezzosangue
Fotografo: Emmanuel Lubezki (anche se parliamo di un direttore della fotografia)
Ringrazio Riccardo per la sua disponibilità, qui il link al suo sito: Richard Robin
Giuliana Massaro
Giuliana Massaro, 26 anni, studentessa di lettere moderne da un po', lunatica da sempre. Penso troppo, parlo poco, faccio foto.