Helen Shulkin è famosa per la sua capacità di unire l’illustrazione a mano libera ad un lavoro digitale, ricercando un sempre più nuovo metodo di interpretazione delle città, mantenendo il focus sull’idea di metamorfosi delle identità architettoniche che le abitano.
È la serie “Simplicity” che in questa pillola di metà settimana vorrei presentarvi; interamente sui toni del blu, quest’ultimo lavoro dell’artista bielorussa ha voluto esplorare un nuovo modo di fare architettura urbana mantenendo la sua filosofia di base, ovvero la metamorfosi delle architetture complesse che vengono “calpestati” dai piedi di coloro i quali vivono il quotidiano svolgersi di una giornata.
Per cui vedremo il susseguirsi di stazioni ferroviarie, ponti, aeree industriali, cantieri che vengono ridisegnati con linee delicate, semplici volte a ricreare un armonico insieme visivo.
Una visione di architettura dai toni delicati ma al contempo decisi che solo una mano femminile riuscirebbe a realizzare.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.