Mi diceva un uccellino (no, non quello di Twitter ma uno vero, di cui cercherò di mantenere l’anonimato pubblicando solo le iniziali del nome – un po’, come si fa nei quotidiani con i fatti di cronaca – B.L.) che Carrara negli ultimi tempi, sta abbandonando il (talvolta ridondante) classicismo accademico che da sempre l’ha contraddistinta, in favore di un rinnovato spirito sperimentale e di una voglia matta di mettersi in gioco e sfondare i limiti culturali di un paese.
Ne è un esempio la recente mostra di Manuele Mirabella (di cui vi ho parlato qui, qualche settimana fa) o quella di Gianluca Lerici A.K.A. Prof. Bad Trip che verrà inaugurata l’11 giugno alla Tabularasa Tekè Gallery.
Tutto questo però, senza mai dimenticare quel “macigno” (nel senso letterale e figurato del termine, visto che Carrara è proprio la patria di quel marmo che esportiamo in tutto il mondo) fatto di tradizioni, botteghe artigiane, braccia e mani che sollevano, scolpiscono, ma dipingono anche (chè Carrara non è mica fatta solo di Marmo e scultori), fotografano, creano e si reinventano.
Proprio con lo scopo di mostrare il lavoro di quelle mani (e teste) è nato Carrara Studi Aperti, giunto alla terza edizione (della seconda ve ne parlai qui), e passato da 70 a 180 fra scultori, pittori, grafici e designer, fotografi, che il 28 e il 29 maggio apriranno i loro studi con lo scopo di mostrare cosa c’è dietro “il prodotto finito”, perchè come diceva qualcuno, il bello di un viaggio, non è la meta, ma il percorso (che il fruitore non ha quasi mai il piacere di assaporare e comprendere da vicino).
Dalle 14:00 alle 21:00 dunque (ma sabato sera alcuni studi resteranno aperti fino a mezzanotte), si potrà sbirciare negli spazi più intimi degli artisti, chiacchierare con loro (ma occhio a non disturbarli troppo, chè l’ispirazione quando se ne va, è persa per sempre), capire e toccare con mano quel processo creativo che da fuori, puoi solo immaginare (talvolta con la possibilità di viaggiare alto con la fantasia).
Lo scenario, ovviamente è la città di Carrara e sul sito, trovi una bella guida tascabile formato pdf (con tanto di mappa) che indica tutte le attività che hanno aderito all’iniziativa.
Gli aggiornamenti, li trovi tutti sulla pagina facebook dell’evento e seguendo gli hashtag #carrarastudiaperti2016 e #carrarastudiaperti
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.