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Una sessualità piena di tabù? Abbattiamoli con Naked Therapy


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È sfrontata, provocante, ai limiti dell’eticamente corretto: questi sarebbero i commenti dei più.

È una performer, artista, indagatrice dei suoi limiti e della sua persona, conoscitrice e provocatoria: questo è il mio commento.

Vi parlo di Leah Schrager, artista che lavora tra il web e New York (così scrive lei). Il suo lavoro si compone di performance, danza, pittura, fotografia e digitale, il tutto basato sull’interesse verso “la viralità digitale del corpo femminile”.

Nel 2010 si duplica, se così si può dire, si trasforma in Sarah White, una terapista del piacere che vende la sua immagine e le sue performance sensuali davanti alla webcam, per finanziare i suoi progetti. Da qui nasce il progetto Naked Therapy, il cui fulcro è il potere e valore sociale dell’eccitazione utilizzando come strumento il tanto famigerato selfie (o autoritratto che dir si voglia).

Questo progetto fotografico si basa sulla convinzione dell’importanza della sessualità, del sesso e quindi dell’eccitamento di una persona, visto come fonte di piacere e di conseguente benessere, andando a valorizzare le espressioni del sesso e non umiliarle e renderle fonti di tabù.

La si può definire una donna che sta accanto le donne e che mette a servizio di esse le sue capacità artistiche e di performer, definendosi una femminista oggettiva, ovvero in grado di riconoscere l’importanza che determinate battaglie nel passato hanno avuto ma essendo consapevole di come questa corrente sociale-culturale abbia generato nelle donne molto bigottismo, timore ad esternare desideri, pensieri a sfondo sessuale, essere puritane e  moraliste nei confronti della sessualità maschile (e anche della propria).

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Naked Therapy va oltre il mettersi in posa e scattare una fotografia; è una vera e propria terapia incentrata sulla persona, in cui si parla di se stessi al proprio terapeuta. L’unica differenza è che il terapeuta è nudo e lo è allo scopo di favorire un’esperienza più diretta e onesta, volta all’eccitazione. Il clima deve essere rilassato e divertente, favorito anche da un’ambiente studiato ad hoc, in quanto deve far si che il cliente si rilassi e faccia uscir fuori la vera consapevolezza di sé, dei propri sentimenti che sta liberando, la comprensione di eventuali confilitti interiori. L’eccitazione può essere emotiva, intellettuale o fisica, ma anche tutte insieme.  Una sessione di nudo terapia avviene tramite webcam. La terapista inizia generalmente vestita e si spoglierà nel corso della sessione, ma il processo di svestizione varia in base ai desideri del cliente.

Liberiamoci dai tabù, viviamo in pieno noi stessi, ascoltiamoci, facciamo l’amore.

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Claudia Tornatore

Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.

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