I Radiohead dopo cinque anni tornano a produrre un album, rilasciato la sera di domenica 8 maggio dopo una settimana in cui, sulla sparizione da ogni piattaforma social della band, si era parlato e speculato parecchio. Un album anticipato di pochi giorni dal lancio di due videoclip dedicati a due delle tracce contenute nel nuovo disco, “Burn the witch” realizzato in stop motion e “Daydreaming“.
Proprio a quest’ultimo è dedicata la pillola di oggi. Diretto dall’eclettico Paul Thomas Anderson, non nuovo al linguaggio dei video musicali e che nel corso degli anni ha instaurato rapporti costanti e stretti con Johnny Greenwood (chitarrista e tastierista dei Radiohead), autore della colonna sonora di alcune pellicole del regista, ultima in ordine di tempo, quella di Vizio di forma, film uscito nel 2015 e di cui vi parlammo a tempo debito qui.
Nell’evocativo video rilasciato il 6 maggio, Thom Yorke apre ogni tipo di porta affacciata su ogni tipo di ambiente, interno o esterno, privato e intimo oppure pubblico, solo di passaggio. Nelle orecchie la voce di Yorke e le poche parole che canta. Un brano delicato e tagliente, accompagnato da immagini semplici e potentissime che si mostrano una alla volta al dischiudersi di una porta chiusa, ma mai a chiave.
Fino a qui tutto bene, se non fosse che stiamo parlando dei Radiohead, quella band che sul finire degli anni ’90 ha salvato il gusto musicale di molti noi, facendoci attraversare indenni quel buco nero che sarebbero stati gli anni 2000, giusto in tempo, e di Anderson. Nei maggiori cinema americani è infatti arrivato un pacco, con all’interno il video di Daydreaming, in pellicola 35 mm, sulla pizza che lo contiene l’invito firmato dal regista e dal gruppo musicale di proiettarlo durante i trailer, perché insomma, a loro farebbe tanto piacere. E a chi non farebbe altrettanto piacere, guardarselo nel buio raccolto di una sala cinematografica?
Tonight at Midnight, before we go to a post-apocalyptic wasteland, we’ll be doing a little daydreaming. #35MM pic.twitter.com/y4gfWdYOMU
— Music Box Theatre (@musicboxtheatre) 8 maggio 2016
Beatrice Lombardi
Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.