L’ospite di questo martedì è Inyoung Seoung, un’artista coreana che attualmente vive nel sud della California dove da qualche tempo pare abbia smesso di disegnare esseri umani per cimentarsi nello studio degli alberi, un’idea che sembra esserle venuta in mente dopo aver osservato a lungo le forme degli alberi del suo giardino, i quali le hanno sembrano averle dato una nuova chiave di lettura del rapporto tra gli esseri viventi e il mondo che li circonda, con particolare riferimento alla natura.
D’altronde la stessa artista afferma sul suo sito che al centro delle sue composizioni, vecchie e nuove, c’è lo studio sull’influenza dello spazio nella vita dell’uomo e quindi degli elemeti che gli ruotano intorno e proprio la natura, nel suo complesso divenire, svolge un ruolo fondamentale poiché secondo la sua visione incarna l’elemento primordiale nella venuta al mondo dell’uomo. E quale elemento della natura somiglia all’uomo se non l’albero con i suoi rami che tendono verso l’esterno per abbracciare cose e persone? Questi esseri vegetali, gli alberi appunto, incarnano nell’arte di Inyoung Seoung l’unicità della specie umana poiché le loro caratteristiche non sono che una miriade di particolari diversi che rendono ogni albero diverso dall’altro proprio come ogni essere vivente è diverso dal resto della sua specie tanto da renderlo un microcosmo nel corsmo più grande.
Nelle opere di Inyoung Seoung, sia quelle su supporti più tradizionali come la tela che nelle istallazioni site-specific realizzate nelle gallerie dove l’artista si esibisce ormai dal 2010, è praticamente impossibile non notare la cura certosina, a tratti maniacale, nel disegnare attentamente ogni singolo dettaglio dell’oggetto rappresentato, ogni più piccolo elemento non sfugge alle sue dita che ricoprono le superfici con tanti alberi e arbusti quasi esclusivamente in bianco e nero, quei due colori che rappresentano la luce e l’ombra ma che donano soprattutto una vena surreale alle sue rappresentazioni che viste nell’insieme sembrano creare un bosco abitato da individui o da alberi che condividono uno spazio e si cercano in un divenire perpetuo.
Se vi trovate dalla parti di San Francisco in questo periodo fate un salto alla The Midway Gallery dove fino al 30 giugno potrete vedere la personale dell’artista coreana intitolata He•li•o•trop•ic nella quale sono presenti sia disegni su tela nonché un’istallazione realizzata con nastri elettrici su muro che trasformano gli spazi della galleria in una foresta surreale.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!