READING

Vostok100k: i viaggi di Lorenzo Scaraggi rigorosam...

Vostok100k: i viaggi di Lorenzo Scaraggi rigorosamente senza gps


01

Vi ricordate del programma Vostok? Si, il primo progetto sovietico di missioni spaziali umane che riuscì, per la prima volta nella storia, a portare un uomo nello spazio. Da questo programma fu sviluppata la navicella Vostok e vennero adattati dei missili ICBM alla missione, che diventarono i razzi Vostok.

Ecco, da qui nasce Vostok100k ovvero il desiderio di narrarsi e raccontare il mondo mediante i viaggi. Qualche anno fa Lorenzo Scaraggi e l’amico Peppino Guardapassi (quest’ultimo ha però intrapreso una strada differente) in seguito ad un viaggio nel Sahara decidono di comperare un camper dell’82, ribattezzato per l’appunto Vostok, e iniziare a girare il mondo.

L’intento di Lorenzo non è semplicemente (se di semplicità si può parlare) quello di vedere nuovi paesaggi e portare a casa un souvenir, ma va ben oltre. Va anche oltre il divenire scopo di vita perché rappresenta in realtà il carburante di essa, della sua persona, il nutrimento quotidiano. Laureatosi in lettere all’Università di Bari, diviene giornalista e a questa vocazione di narratore aggiunge quella per la fotografia. A 40 anni lui stesso ammette di non riuscire a definire se stesso, ad inserirsi in una categoria. È tutte queste cose insieme: un fotografo, viaggiatore, narra storie.

03

Quando scopro il suo progetto, mediante la sua pagina facebook approfondendo poi dal suo sito, me ne innamoro subito. Le sue storie mi colpiscono non sono per la magnificenza dei luoghi ma perché profumano di tutti quei visi incontrati, di quelle mani strette, di quelle vicende raccontate, degli aneddoti del paese, della curiosità dei più anziani, dei piatti tipici di quella regione e così via. Il tutto si unisce ad una semplicità di racconto, per mezzo della parola, da parte di Lorenzo che rende ancor più diretto e “vicino” a noi. Immagino le sue ore trascorse a casa di quella famiglia che incuriosita da questo ragazzo scanzonato e dai capelli lunghi, lo invita a pranzo oppure dei bambini che mentre giocano a pallone nella piazza della città si avvicinano a lui e lo coinvolgono. Ecco, Lorenzo e i suoi viaggi mi regalano tutto questo.

Adesso sta lavorando a Borders, un nuovo progetto di viaggio che prenderà il via a giungo 2016 ma la sua fase organizzativa è già in atto con una campagna di crowdfunding su Kisskissbankbank.com; vuole realizzare un documentario sul giro d’Europa alla ricerca di storie di confine.

Leggendo di lui, sapete qual è la cosa che mi ha maggiormente colpita e sulla quale mi sono trovata a riflettere? “Il viaggio non è la meta, ma è tutto ciò che accade tra la partenza e il ritorno. È un nostos eterno, un continuo alternarsi di vicissitudini, di incontri, di lingue, di tutte le emozioni che l’imprevedibilità di muoversi a 70 chilometri orari può donare”.

02

04

(Il cammino di Santiago, marzo 2016)

12241352_874246959339084_2179743748394683090_n

(Malta, novembre 2015)

10703701_676203699143412_859493388539909031_n

(Marocco, settembre 2014)

12391869_892535260843587_2360584391700400121_n


Claudia Tornatore

Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.

Commenti

commenti