La gola si stringe e il respiro diventa difficoltoso, accompagnato da una sensazione di soffocamento; il viso si tinge di rosso e le palpitazioni sembrano scandire il ritmo di quello che è uno degli avvenimenti più terribili per l’uomo: l’attacco di panico.
Un crescente numero di persone vive l’esperienza dell’attacco di panico. Pochi secondi o qualche minuto terrorizzante in cui il corpo e la mente sono sconvolti dall’incontro improvviso con le paure umane più profonde: la malattia, la morte, la follia. E spesso poi l’avvinghiante “paura della paura” congela la vita quotidiana, rendendo impossibili le attività più semplici. Un attacco di panico è un episodio breve ed intenso in cui si sperimenta ansia acuta, che insorge in modo improvviso e che comporta sintomi fisici e vissuti psicologici di terrore.
Ogni individuo che vive una simile episodio cerca successivamente di esorcizzarlo come può; Josephine Cardin (di cui vi ho gia parlato qui) ha deciso di farlo utilizzando la fotografia come strumento “curativo”.
Ha realizzato una serie di scatti in cui alla fotografia si unisce la tecnica del disegno col carboncino, penne e matite per poter rappresentare i sintomi della paura associata agli attacchi di panico.
Ogni ritratto raffigura un momento ben preciso, la sensazione di uscire da sé (la depersonalizzazione), il soffocamento, l’ansia, la paura e così via.
Lavori che confermano la bravura dell’artista ma anche la sua essenza artistica che si dirige sempre verso una profondità emotiva e intensa nel racconto per immagini.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.