Diceva il grande filosofo Erasmo da Rotterdam (che non a caso partorì l’opera “Elogio della Follia”):
Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Un’ode, questa frase, alla passione viscerale che mettiamo nel fare le cose che ci piacciono, che poi sono quelle che ci fanno sembrare tutto più facile trasformando il “lavoro” in un vero e proprio momento (ri)creativo. Proprio alla passione (sia essa dedita all’arte, alla musica, ai viaggi, al benessere, al bere – e mangiare – bene, al pollice verde, o alla tecnologia), è dedicato Hello! World, il magazine di Hello Bank! che parla a tutte quelle persone che vogliono avere a disposizione contenuti editoriali autorevoli e credibili, da poter leggere ovunque e in qualsiasi momento della giornata. Il concept del blog/magazine aziendale non è di certo una novità, ma è solo negli ultimi anni che le grandi aziende hanno capito che per fidelizzare un (sempre più esigente) cliente c’è bisogno di empatia e di entrare in contatto con le “corde” giuste del proprio target, facendo leva su storytelling, case history, personal branding, pitipum, patapam e una decina di altri termini di origine anglosassone ma che sono ormai parte del vocabolario del marketing e della comunicazione, con il rischio (concreto) che il fruitore percepisca il tutto come “troppo finto”.
Al contrario invece, Hello! World parla ai suoi lettori con una splendida campagna video, dimostrando l’incredibile capacità narrativa di un brand che ha scelto di accompagnare i propri clienti in un viaggio lungo e tortuoso ma vero, combattuto tra le cose che vorremmo fare e quelle che dobbiamo fare. Il magazine è composto da diverse sezioni e probabilmente (anzi, ne sono certo), finirai per perderti tra i mille argomenti e le interessanti curiosità che la linea editoriale propone al lettore.