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Richard Tuschman riproduce in una serie fotografic...

Richard Tuschman riproduce in una serie fotografica le opere di Hopper


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Da un paio di mesi i social pubblicano la notizia della bellissima mostra che si terrà a Bologna presso Palazzo Fava dal 25 marzo al 24 luglio, una mostra dedicata a Edward Hopper, uno dei più popolari e noti artisti americani del XX secolo, organizzata in collaborazione con il Whitney Museum of American Art di New York.

Hopper da sempre è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti, forte del suo modo sopra le righe di far pittura. Egregio nella sua attività artistica impregnata di realismo, i suoi quadri hanno spesso ispirato numerosi artisti anche in campi differenti dal suo, come la fotografia.

Richard Tuschman è fra questi; fotografo americano, da sempre si definisce un “fotografo poetico”.
Inizia la sua attività nel 1990 sviluppando uno stile che ha sintetizzato i suoi interessi in grafica, disegno, fotografia, pittura. Da questa sua naturale predisposizione nasce la serie intitolata “Hopper”, una esplicita rievocazione fotografica del lavoro pittorico dell’artista.

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Ricreando un’ambientazione prettamente anni ’30 immortala le coppie o le singole donne nelle classiche pose immaginate da Hopper; lei stesa sul letto, lui alla finestra, lei di spalle su una sedia, e così via. Sia attraverso gli occhi dei soggetti che mediante l’atmosfera, si rilevano una moltitudine di sentimenti in cui si intrecciano solitudine, sensualità, malinconia, il tutto supportato da un grande senso estetico e artistico. Fotografie ricche di realismo, a tal punto da sembrare quadri. Uno stimolante dualismo fra i due artisti, uno scambio di arti in cui la propria impronta è ben evidente.

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Claudia Tornatore

Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.

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