Una volta, dicevano che la mafia era solo a Palermo. Poi in Sicilia. Poi (seppur con altri nomi) in Calabria e in Campania. E per anni, la convinzione che tutto potesse stare lì, buono buono, nella parte sud della penisola, ha pervaso l’immaginario collettivo degli Italiani (all’estero invece dicevano direttamente Italia = Mafia).
Poi sono arrivate le stragi, le istituzioni corrotte, i commercianti “sorpresi” a pagare il pizzo, le grandi opere realizzate con denaro riciclato e sopratutto la paura, proprio lì, al nord (che poi per quelli del sud, è da Roma in su).
Senza contare (a proposito di Roma) “Mafia Capitale”, che ha un po’ fatto esplodere la bolla patinata sotto la quale credevamo di vivere noi che non eravamo del sud, con conseguente risveglio traumatico e successivo slogan: la mafia è dappertutto.
A tal proposito, l’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Abc – Arte Bellezza Cultura e Lazio Innova hanno indetto un concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado (perchè certe cose non puoi che vincerle con la fora della l’istruizione e della cultura) e ai gruppi studenteschi della regione.
Un brano contro le mafie (questo il titolo del concorso) si affida dunque alla forza persuasiva della musica, al “rumore” come strumento per sconfiggere il silenzio, rivolgendosi a tutti i cittadini, ma sopratutto ai giovani (i veri protagonisti, nonchè gli unici veri possibili salvatori della patria).
Per partecipare dovrai inviare il tuo brano inedito in formato mp3 entro il 31 marzo 2016.
Il 23 maggio poi, anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, i 10 brani selezionati dalla commissione, verranno suonati dalle rispettive band in un concerto, alla fine del quale verranno decretati i due gruppi vincitori che si aggiudicheranno un premio di 3000 euro da spendere in strumenti musicali.
Il regolamento completo e le istruzioni per partecipare, le trovi sul sito della regione.
