Baciami. Bésame. Embrasse-moi. Kiss me. Küss mich. キスして. Oppure magari in silenzio, semplicemente avvicinandosi con gli occhi che si chiudono, tranne per una breve sbirciatina all’ultimo secondo, così per barare. Oggi parliamo del gesto romantico universale per eccellenza, il primo contatto, una forma di conoscenza, un piacere da non sottovalutare – a patto d’incontrare un alito profumato -. Oggi dunque ci baciamo.
Ignacio Lehmann è un fotografo argentino armato di camera, taccuino e grande spirito d’avventura. Ben 3 anni fa ha iniziato il suo viaggio per il mondo con una semplice idea in testa: catturare baci ad ogni latitudine. Le sue foto hanno varcato ogni limite imposto da cultura, religione, colore di pelle, etnia o preferenza sessuale, risultando essere un bel messaggio di unione a dirla tutta.
I chilometri macinati sono stati tanti. Dopo aver catturato effusioni in lungo e in largo tra Europa, America e Asia, il progetto ha conquistato l’attenzione dei social con oltre 1 milione di like sulla pagina Facebook, con la conseguente esposizione mediatica tra televisioni e giornali. Il fenomeno virale meritava di uscire dal web ed è per questo che qualche giorno fa Ignacio Lehmann ha lanciato una campagna su Kickstarter per far diventare questa sua passione – o malattia – un libro fotografico.
La galleria d’immagini di 100 World Kisses è davvero ricca: scorrendo le fotografie si ha come l’impressione che il gesto sia unico, un continuo con solo lo sfondo a cambiare. Ogni bacio porta con sé la storia che c’è dietro e che Ignacio annota rigorosamente sul suo taccuino: incontri, scoperte e baci. Più di una scena è da cartolina – ed infatti fanno parte dei possibili rewards – e questo potrebbe far pensare a delle fotografie studiate e concordate prima con i passanti, ma anche se su Organiconcrete siamo tutti dei puristi della streetphotography – io sicuramente -, vogliamo prenderla come un piccolo tributo ad un fotografo che con un bacio impresso sulla pellicola ha fondato un immaginario romantico difficile da scalfire, Robert Doisneau e la sua Parigi, meta imbattibile, sì, per ogni richiesta di matrimonio che manca un po’ d’inventiva, non credete?!
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.
