«Io davvero non cerco la sensualità, accade. Sono sempre alla ricerca di modi per giocare con il corpo, le pose e poi vedere i risultati finali. Non ricerco necessariamente un risultato sexy in fotografia, mi basta cercare di riportare in uno scatto quel che sento. Io in realtà mi sento fotograficamente più misteriosa piuttosto che sensuale, tento di ricreare una storia».
Inizio il consueto articolo del mercoledì citando Martina Matencio, ovvero la fotografa di cui voglio parlarvi oggi.
Martina nasce 26 anni fa a Barcellona, dove tuttora vive. Il suo percorso nella fotografia inizia grazie al suo vintage shop online, motivo che l’ha spinta a fotografare da sé i vari oggetti presenti nel suo store.
Osservare e cercare di “snocciolare” come i fotografi interpretano la sensualità in fotografia mi piace; mi rendo conto che ognuno ha una propria sfumatura, una sua visione di essa (e giusto ieri, ne abbiamo visto un esempio). La sensualità può variare a seconda della prospettiva di ogni persona, di solito è associata con il corpo, con la nudità, ma direi che è un insieme di cose. Anche uno sguardo può essere sensuale, ogni parte del corpo lo è, un dettaglio, il modo in cui si pone ma credo anche che sia qualcosa di insito, di innato che non necessariamente prevede del nudo.
Nelle fotografie di Martina si evince la sensualità, delicatezza e naturalezza di un corpo femminile; la scelta delle modelle è di tipo empatico, deve poterle dare qualcosa, racchiudere in uno sguardo l’essenza di quel che lei vuole trasmette: una femminilità dai toni caldi, leggera ma irriverente, presente.
I suoi lavori portano la firma “Lovenenoso” ovvero l’unione fra due parole : amore e poisonus (in spagnolo) che vuol dire velenoso, un nome che rispecchia quel che l’artista ha avuto dalla sua vita: tantissimo amore, ma anche momentanei istanti di veleno, di dolore.
Qui le parole rischiano di divenire superflue, bisogna aprire gli occhi e osservare i suoi lavori predisponendo anima e cuore ad una visione della sensualità differente.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.