Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
Ciao a tutti, sono Isabella Bersellini, un’illustratrice parmigiana, che non ha una bella voce in radio perché ha la r moscia.
Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Faccio un lavoro difficile da spiegare agli adulti.
Solo se non smetti di immaginare, puoi capire di cosa si tratta.
Prendo tanti elementi differenti come le parole, i racconti, la musica e le emozioni e dò loro una forma completamente nuova.
Questo è per me ciò che sta dietro a “fare i disegni”.
Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Si accende una lampadina nella testa, appare un’immagine e inizia la fase della bozza.
Gli strumenti del mestiere? Matita, carta, computer e soprattutto la musica.
Se poi il risultato non soddisfa si ricomincia da capo, magari cambiando canzone.
Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Uno dei ricordi più belli è stato essere ringraziata per la mia illustrazione inserita nella maratona di Amnesty “Corri con me”, da Zunar, l’ illustratore malese che rischia 43 anni di carcere per un tweet ironico contro il governo malese.
Ti rendi conto come il tuo lavoro possa essere un piccolo supporto per qualcun altro, soprattutto nel caso di diritti civili negati.
Non ho particolari ricordi spiacevoli, puoi dispiacere quando non si viene selezionati per un concorso o un lavoro, ma fa parte del gioco e si va oltre.
Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P
Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Le colonne sono tantissime, ma scelgo di citare un artista che per me ha avuto molto valore durante il periodo accademico, Mark Ryden, uno dei padri del Popsurrealismo.
Adoro i suoi lavori, pieni di simboli, di messaggi nascosti da decifrare, dove nulla è mai ovvio. Proprio come nell’esistenza umana.
Mi piace esplorare le realtà emergenti e il mio sguardo cade soprattutto sulle autoproduzioni, che sono un vero motore fatto da tanti artisti, con stili e storie diverse tra loro.
Penso ai miei amici di Lokzine, a C.a.c.c.a o a vari collettivi come Nurant, Lucha Libre e tantissimi altri.
Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Ci sono tanti progetti che bollono in pentola. Il più vicino, ad Aprile, sarò in una mostra collettiva che ha lo scopo di unire l’illustrazione e la produzione digitale.
Si terrà alle Officine On/Off in collaborazione con il Fab Lab Parma, durante il Parma 360 Festival.
Final bonus question: Io che di mestiere faccio la “visionaria” (;P) , non sono riuscita a togliermi dalla testa gli occhi e gli sguardi che catturi nelle immagini che disegni.
La tua scelta, per me che amo i “complotti” e i “messaggi subliminali”, sembra mirata a voler catturare l’osservatore.
Perché se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, nelle tue illustrazioni di quale anima parliamo?
Dell’anima di colui che li ha rappresentati?
Dell’anima di colui che è rappresentato?
Dell’anima di colui che guardando una tua opera si riflette in essa?
L’anima di cui parliamo, quella che si percepisce dalle illustrazioni è la mia, suona sempre un po’ banale, ma nasce dall’istinto. Ognuno nel proprio lavoro ci mette del suo, idee, impegno, dedizione e anima.
La speranza è sempre quella di emozionare lo spettatore e toccare il suo di animo, avere così due animi che si animano.
Ringraziamo Isabella Bersellini e vi invitiamo a visitare la sua pagina: http://isabellabersellini.tumblr.com/
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...