“La città dell’uomo” è il payoff che recita il nuovo Domus, una delle riviste mensili più importanti e interessanti sull’architettura, che tra l’altro, a marzo, si appresta a lanciare il numero 1000. Un sottotitolo audace con il quale, il direttore Nicola Di Battista, ormai al comando della rivista da due anni, ha voluto espressamente invocare una “città uomocentrica”, bel lontana dalla “città dei clienti” di cui ormai l’architettura è schiava.
L’urgenza quindi, di tornare a progettare per l’uomo, evidenza il grande vuoto lasciato da una progettazione urbanistica, negli ultimi anni, inesistente, spingendo architetti e progettisti a ragionare in maniera più etica e meno egocentrica, assecondando il più possibile l’esigenze dell’uomo e favorendo la vivibilità della città.
Ad Amsterdam, che a quanto pare è riuscita negli anni a far convivere architettura vecchia e nuova in maniera più o meno armoniosa, è stato realizzato ad opera di Benthem Crouwel Architectsun, un tunnel alla stazione centrale che collega la città e le acque del lago LJ, noto per essere il lungomare di Amsterdam.
Cuyperspassage, questo il nome del tunnel lungo oltre 110mt, grazie alla diversità di quote, ha permesso di creare una pista ciclabile e un percorso riservato ai pedoni (più alto, per far in modo che gli stessi possano sentirsi al sicuro).
Il lato pedonale è arricchito da piastrelle in ceramica, il cui disegno è stato progettato da Irma Boom Office, e riprende, restaurandolo, il lavoro del decoratore Cornelis Bouwmeester (1652-1733), raffigurante la nave da guerra di Rotterdam e la flotta di navi mercantili che trasportavano aringhe (pezzo originale esposto al museo di Rotterdam).
Un lavoro che conta circa 46.000 piastrelle della parete e 33.000 del pavimento, nel formato 13 x 13 cm.
Il lato ciclabile invece ha una finitura di asfalto e acciaio con griglie nere fonoassorbenti, che servono ad ammorbidire la pesantezza del cemento armato e ad impedire affissioni, graffiti e atti di vandalismo.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.