Da diverso tempo sento il desiderio di parlarvi di lei, Natalia Drepina.
Fotografa russa, viene considerata una maestra dell’espressività in fotografia.
Persona da sempre molto creativa, inizialmente si avvicina al mondo della poesia e della musica per poi rendersi conto che le immagini avevano la meglio nella sua vita; dopo poco ha sentito la necessità di realizzare quel che la sua mente produceva mediante la fotografia. Considera la fotografia come un universo in cui è possibile creare storie incredibili che incarnano le fantasie, eliminando le paure e fobie o qualsiasi altra cosa che dia la possibilità di mostrare agli altri un pezzo della sua anima.
Appassionata delle tonalità scure e della pelle pallida, lavora in post- produzione per abbassare i toni e rafforzare il colore cupo e l’ umore malinconico; ciò contribuisce a completare l’atmosfera che maggiormente la ispira.
Lo storytelling è una parte essenziale del suo lavoro creativo; i personaggi delle sue fotografie vivono in una sorta di loop temporale creato dalla mente e dalla fantasia della fotografa. Le sue serie fotografiche incarnano i percorsi interiori e i momenti di vita che ognuno di noi vive nel suo io più profondo. Un dualismo, quello di dolore e di amore, che è presente nei lavori di Natalia, accompagnato da abiti d’epoca, eleganti pizzi che danno vita alla eleganza e poesia del passato.
I personaggi di Natalia trasformano ogni scena in un’esperienza visiva sorprendentemente artistica, dove la natura, il surreale e il sogno coesistono in maniera sorprendente.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.