A colpi di matita 3.0: Daniela Spoto


lo scultore 72dpi

Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
Ciao sono Daniela Spoto, illustratrice. Spoto per gli amici.
Disegno, faccio cose e vedo gente.

Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Ciao bel bambino, il mio lavoro e’ fare i disegni per i libri.
Si, e’ un lavoro molto bello. Ricca? Decisamente no, ma va bene lo stesso, te l’immagini se fossimo tutti ricchi? Che noia!
Si, te li presto i pastelli ma non metterli in bocca.

Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Un’agendina tascabile, una matita, occhi spalancati sul mondo e, soprattutto, tempo. Tempo per guardare, smontare un’idea, disegnare, cancellare, disegnare di nuovo.

Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Uno degli episodi che ricordo con maggior piacere, e’ legato al libro “Bajo la lengua, bichos”, (libro in cui ho illustrato le poesie di Uxue Juárez Gaztelu,edito da Stendhal Books), al modo in cui questa collaborazione e’ nata. Ho incontrato Uxue, la scrittrice, per caso a Berlino. O meglio, lei ha trovato me : partecipavo con alcune illustrazioni e brevi strisce a fumetti alla mostra del Comic Invasion Berlin, una fiera indipendente di fumetto e illustrazione che ha luogo ogni primavera. Lei era di passaggio. Ha visto i miei lavori, le sono piaciuti e mi ha chiesto il biglietto da visita.
Poco tempo dopo ci siamo sentite per email: mi ha proposto di illustrare le sue poesie, che ho trovato subito molto belle. E’ stata una piacevole sorpresa trovarsi in sintonia con una persona che non conoscevo, di cui non sapevo niente. Un’inaspettata naturalezza, “una corrispondenza di amorosi sensi”.
Non ho episodi particolarmente spiacevoli da raccontare.
Insomma, niente che vada oltre un’illustrazione respinta in un concorso o l’illustratore di turno che vede i tutti i colleghi come potenziali avversari-nemici-ladri di idee-ladri di clienti-ladri di visibilita’.

Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P

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Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Potrei fare liste infinite. Un signor illustratore affermato di cui mi piace moltissimo il lavoro e’ Olaf Hajek. Un’illustratrice emergente che trovo particolarmente talentuosa e’ Lihie Jacob.

Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Al momento sto lavorando al mio primo libro da “solista”, dove racconto ironicamente le mie prime esperienze e peripezie da immigrata a Berlino. Con questa pubblicazione inaugurero’ il 2016.
Poi da brava megalomane, lavoro sempre a piu’ cose contemporaneamente quindi storyboard per fumetti, progetti per libri per bambini, nuove serie di disegni , concorsi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Final bonus question: Spesso mi imbatto in artisti, menti, professionisti che coltivano la loro passione/lavoro, lontano dal luogo natale…cosa ti ha spinto ad andartene? Quale pensi siano le possibilità che una città come Berlino può darti rispetto all’Italia? Se dovessi illustrare il tuo posto del cuore, quale sceglieresti?
Ho studiato pittura all’Accademia di Belle arti di Sassari e una volta terminato gli studi mi sono resa conto che se volevo crescere, sia professionalmente che come persona, avevo bisogno di confrontarmi con una realta’ diversa. Avevo bisogno di stimoli e non avevo soldi: Berlino sembrava essere il posto giusto. Mi sono quindi trasferita, con tutte le ingenuità del caso (non ero mai stata in Germania, non parlavo il tedesco). Credo che fondamentalmente cio’ che offre questa città sia la possibilità di confrontarsi costantemente con una realtà giovane in movimento, dove trovano spazio professionisti di ogni parte del mondo. Non posso dire che la situazione sia piu’ semplice rispetto all’Italia, ci sono magari altri tipi di difficolta’ e tanta competizione -come ovunque-.
Il mio posto preferito in assoluto e’ un uliveto appartenente alla famiglia di mia madre. Tutte le volte che passo per la Sardegna ci vado almeno una volta: il terreno e’ in collina, cosparso qua e là di enormi rocce coperte di muschio e piccole grotte i cui ingressi sono coperti di rovi. Alberi, piante selvatiche, fiori e silenzio. Durante le mie sporadiche visite mi porto dietro un quaderno dove prendo appunti, disegno particolari. Eppure ogni volta mi sembra di notare qualcosa di diverso.
E’ un posto bellissimo per stare da soli.

Ringraziamo Daniela Spoto per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://danielaspoto.blogspot.it/

lost in thought 72dpi

paesino 72dpi

per Bajo la lengua, bichos (3)

per Bajo la lengua, bichos

per Bajo la lengua,bichos (2)

per Bajo la lengua,bichos

piovono balene 72dpi

se fossi acqua 74


Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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