Nata in Norvegia nel 1976 la fotografa Anja Niemi vive e lavora a Oslo. Sin da piccola ha avuto tantissime storie da raccontare ma avendo difficoltà ad esprimerle per mezzo della parola, ha affidato alla fotografia questo compito. Per un breve periodo si trasferisce a Londra dove studia presso College of Printing e successivamente al Parsons School of Desig.
La possibilità di narrare senza parole le ha aperto un mondo nuovo, cambiando la percezione di molte cose e trovando in essa il miglior modo espressivo. Per lei non c’è stato un momento ben preciso in cui ha capito che la sua passione per la fotografia si sarebbe trasformata in lavoro, ha semplicemente preso consapevolezza che non avrebbe potuto fare altro che questo e man mano ha raggiunto degli obiettivi professionali con estrema naturalezza. Innegabile è l’influenza che i lavori di altri creativi hanno nel proprio modo di concepire e fare fotografia, e così è stato anche per Anja la quale si nutre dell’arte di terze persone da cui trae successivamente ispirazione, arte che abbraccia anche discipline come la danza ed il cinema.
Il suo lavoro lo si può racchiudere in tre serie: “Darlene&Me”, “Starlets” e “Do not disturb”.
Quest’ultima si ispira alle casalinghe degli anni 50; Anja dopo aver letto un articolo su alcune di esse andate in vacanza grazie ad un regalo del Governo americano che decide di premiarle in questo modo, immagina quel che sarebbe accaduto, come avrebbero vissuto quei momenti di svago. Da qui nasce questa serie fotografica, in cui lei si autoritrae mentre interpreta queste casalinghe; per far ciò ha girato vari hotel portando con sé una valigia piena di vestiti e tanta creatività e voglia di giocare.
In “Starlets” le protagoniste continuano ad essere delle casalinghe che immaginano le vite delle “regine della discoteca” il tutto in chiave tragicomica; colori pastello, abiti particolati a tratti eleganti ed elementi ornamentali bizzari.
In ultimo “Darlene&Me” vede come protagonisti la fotografa stessa e Darlene, un personaggio di fantasia che diventa la sua compagna di avventure in una lussuosa casa nel bel mezzo del deserto californiano. Questo lavoro nasce da una avvenimento abbastanza particolare, ovvero il ritrovamento di una valigia piena di vestiti e effetti personali la cui proprietaria era una certa Darlene. Da qui Anja mette in moto la fantasia, immaginando la vita di questa donna, il rapporto col marito, i tratti del suo carattere, le sue peculiarità. Così nasce la parte romanzata di questa vicenda in cui Darlene assume man mano le sembianze del suo altergo, la parte di se più conflittuale; in ogni fotografia vi è una rappresentazione di questo rapporto fra le due che porta con se una vasta gamma emozionale.
Il tratto distintivo delle sue fotografie è l’autoritratto, il che dona alle sue storie un tono più intimo e raccolto. Nei suoi lavori esplora spesso se stessa, arricchendo i suoi lavori di rielaborazioni fantasiose di fatti realmente accaduti.
Un po’ come tenere i piedi ben saldi per terra ma la testa fra le nuvole della creatività!
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.