Inverno, freddo, pioggia e per alcuni anche neve. Siete seduti sul vostro lato preferito del divano, ai piedi avete una coperta che vi copre fino alle ginocchia mentre sulle cosce c’è posizionato il laptop che, surriscaldandosi un po’ nella parte inferiore, vi dà un piacevole calore. Sul tavolino, dovrebbe essere a portata di mano il tè nella vostra tazza preferita, ma non potete prenderlo se non vi allungate quei 15 centimetri necessari, per questo unico motivo lasciate la bustina nell’acqua ancora un po’. Nel frattempo, l’infuso emana quella sua particolare fragranza, colorando con un cerchio perfetto l’interno delle tazza.
Vi ho coccolato un po’ con questa piccola introduzione? Questo è infatti il mood ideale per perdersi tra i disegni dell’ultimo progetto di Ruby Silvious, graphic designer che vive a New York. Parliamo di uno dei momenti più rilassanti dell’inverno, che può competere tranquillamente con il sonnellino sotto l’ombrellone al mare dell’estate: l’ora del tè. Avente presente i sacchettini di carta usa e getta con la cordicina per l’immersione e il conseguente salvataggio del prezioso contenuto nell’acqua calda? Bene, perché degli oggetti così insignificanti sono in realtà la forza di una sorta di diario chiamato 363 Days of Tea – iniziato il 3 gennaio 2015 -.
In questo anno, il tè per Ruby deve essere stato – un incubo, no scherzo – un rituale che l’ha vista consumare la sua tazza, lasciar asciugare e successivamente decidere se tagliare o meno il sacchettino di carta per poterci creare qualcosa su: un viaggio disegnato. Un progetto scandito forse dal tintinnio del cucchiaio per una dose extra di miele o di zucchero. E pensare che una bustina di tè usata non è per nulla attraente, anzi, ingiallita e tutta raggrinzita mi fa pensare più al mio collo di quando sarò nonno e molto poco ad una tela bianca.
Apprezzo di per sé i 365 days project che ti vincolano a scattare una foto al giorno, sicuramente per la costanza e l’impegno, due materie in cui mi do appena la sufficienza. In realtà, la cosa più straordinaria di tutto il lavoro che Ruby Silvious sta portando a termine riguarda secondo me l’incredibile rapporto tra gusto e olfatto che viene scandito da una traccia visiva.
Scorrendo le foto potrete immaginare quel momento particolare, nonché il gusto e l’aroma di quel tè, oltre a realizzare che la possibilità di stupire questo mondo con qualcosa di diverso e unico è dietro l’angolo, basta solo essere un po’ matti e forse bere la quantità di teina giusta ogni giorno.
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.