Eravate tutti eccitati per il ritorno di Twin Peaks nel 2016 quando la data di uscita è stata spostata nel 2017. Vi siete smontati, tutto d’un colpo. Per ingannare l’attesa potete però tuffarvi in una tazza di caffè. Per sentirvi un po’ Agente Cooper e difendere il baluardo della twinpicksità, ancora tristemente sguarnito. Ma quale caffè scegliere? Magari per noi potrebbe sembrare una bestemmia, però, perché non ripiegare su un caffè giapponese?
Grazie ad openculture.com, veniamo a sapere che nel 1993 David Lynch viene chiamato nel paese del sol levante per girare una mini mini piccina picciò mini serie di spot pubblicitari del caffè nipponico Georgia.
Niente di strano, Lynch nel corso degli anni, di pubblicità, ne ha girate parecchie, e dopotutto a Lynch il caffè piace talmente tanto da crearne una linea tutta sua. Ma non viene chiamato da solo. Buona parte del cast di Twin Peaks è invitato a partecipare al progetto (da lì Twin Peaks Georgia Coffee). Perché se negli anni ’90 si deve parlare di caffè c’è un solo modo per farlo: una cittadina montana degli Stati Uniti, una bella ragazza scomparsa, indizi, la black lodge e pause caffè come se piovessero. Caffè Georgia ovviamente.
Se vi sentite privati del revival che continua a slittare e slittare e slittare, fate un viaggio indietro di oltre vent’anni e godetevi questi quattro episodi.
Come direbbe Laura Palmer “meanwhile…”
Beatrice Lombardi
Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.