Avere tanti amici illustratori, fumettisti e (in generale) amanti delle arti visive, mi ha portato spesso a conoscere artisti di cui ignoravo totalmente l’esistenza. La potenza delle immagini resta, a mio parere, qualcosa di incontenibile. Se vedi un oggetto che cattura la tua attenzione non puoi dimenticarlo. Qualsiasi cosa tu abbia appena visto, resterà impressa nella tua testa. Bella o brutta che sia, idealmente non hai ancora spostato altrove il tuo sguardo. Sei ancora lì con gli occhi da bambino a osservare ciò che non riesci a comprendere a pieno al primo sguardo. Non sto parlando di narrazione, di immagini legate ad altre componenti. Parlo solo ed unicamente di suggestione visiva.
Di recente ho potuto ammirare i lavori di Makoto Shinkai, animatore e regista giapponese (che credo non abbia bisogno di grosse presentazioni).
La particolarità del suo lavoro è la cura e la dedizione che ha nella creazione delle sue opere, a cui lavora completamente da solo. Tra i suoi lavori più conosciuti c’è sicuramente “5 centimetri al secondo”, la velocità della caduta al suolo dei fiori di ciliegio.
Oltre ad invitarvi a vedere le sue opere per ciò che raccontano, oggi vi voglio parlare di quello che le sue immagini riescono a rappresentare. Nei suoi lavori, l’aspetto visivamente più forte che colpisce la nostra attenzione è lo sfondo. Si, avete letto bene. I personaggi nelle scene di Shinkai sono animazioni che compiono movimenti fluidi ma, allo stesso tempo, poco definiti nei dettagli. Al contrario, ogni ambientazione è curata in maniera maniacale dal punto di vista della composizione delle masse e dei colori. Il risultato è, a mio modesto parere, qualcosa di unico. Vi ritrovate ad osservare delle storie in cui il vero protagonista è il mondo che gira attorno a chi quella storia la vive sulla propria pelle. Un elemento in particolare catturerà la vostra attenzione, il cielo. In qualsiasi ora del giorno e della notte, il cielo sarà immenso, una figura (quando presente) dal peso visivo molto forte rispetto ad altri elementi.
Assieme a esso l’autore realizza delle illuminazioni (giornaliere e notturne) decisamente notevoli, con passaggi cromatici da colori freddi a colori caldi (nella stessa sequenza) da far venire la pelle d’oca.
Shinkai realizza panorami in cui vorremmo passeggiare, osservare il tempo trascorrere e la città vivere, facendo sentire noi stessi un elemento aggiuntivo sulla tela, così poco dettagliati rispetto al resto da avere l’impressione di essere quasi di disturbo, in mezzo a tutta quella bellezza.
Mirko Tommasino
Mi chiamo Mirko Tommasino, ho 27 anni e da grande vorrei diventare una persona interessante. Mentre cerco il mio posto nel mondo: leggo, scrivo, osservo, fotografo, suono e progetto cose, non per forza in quest’ordine e non per forza separatamente