Chi di noi non ha sperimentato almeno una volta nella propria vita una storia d’amore a distanza?
Io si e vi assicuro che non è per nulla facile, anzi. Ci sono giorni in cui ti chiedi chi te l’ha fatto fare perché grande è il desiderio di ritrovarsi alla sera e vedere un film sotto le coperte, dopo una giornata di studio e lavoro. Ci sono momenti in cui lo sconforto prende il sopravvento, in cui ti senti scoraggiato e credi che nulla abbia più un senso in questa direzione; ma l’amore è forte da non farti mollare mai veramente in quanto è altrettanto grande è la volontà di continuare a vivere questa storia lavorando per un futuro migliore. Come in tutte le cose, anche la relazione a distanza ha i suoi punti a favore. Quali? Innanzitutto il rapporto è sempre molto vivo e in continuo fermento perché non si fa altro che programmare i futuri incontri, organizzare i piccoli viaggetti per trascorrere del tempo insieme, ma poi volete mettere la gioia adrenalinica dell’incontrarsi dopo tanto tempo?
Ognuno cerca di “esorcizzare” come meglio può, a tratti ironizzando sugli aspetti più insoliti che una relazione di questo tipo comporta; ad esempio Danbi Shin e Seok Li (in arte ShinLiArt) hanno deciso di affrontare la loro storia, che li vede rispettivamente uno a New York e l’altro a Seoul, creando un progetto fotografico intitolato Half&Half.
Questo progetto vede delle immagini composte da due loro fotografie,Half&Half ovvero metà e metà per l’appunto, scattate ognuno nelle loro città, che insieme alla fine compongono un unico scatto. Fotografie che narrano il quotidiano e lo scandire delle loro giornate, dai cereali della prima colazione ad un gelato di metà giornata, il menù su lavagnetta di un bistrot nel cuore della città, l’entrata di un cinema oppure metà dei loro volti, una cena o una passeggiata in città. Un modo per sentire l’altro sempre presente e scandire il tempo che intercorre tra un incontro e l’altro in maniera differente, dando vita ad un qualcosa di unico, che li vede protagonisti del loro tempo e del loro amore.
Insomma, le videochiamate su Skype, le lunghe mail o messaggi audio su whatsapp non sempre bastano a colmare l’attesa dell’incontro; questo progetto fotografico nasce appunto per vivere con più leggerezza, creatività e originalità una storia di per sé difficile ma che vale la pena vivere e si offre come spunto d’ispirazione per le coppie che vivono la medesima situazione.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.
