E se questo articolo lo facessi scrivere a voi? No, non sono impazzito e non sto nemmeno cercando di elevare ai massimi livelli la mia pigrizia – cosa peraltro già accaduta – . Quello che voglio mostrarvi oggi ha a che fare il matrimonio di musica e typography, un’unione benedetta da un esperimento partecipativo. Ma andiamo con ordine!
Se la vita è una questione di stile, lo stile è una questione di font, per tutti. Esistono poche certezze a questo mondo, ma posso sicuramente affermare che se non dessero un canonico Times New Roman carattere 12 per scrivere le tesi di laurea, uscirebbero mostri dagli effetti allucinogeni destinati allo sballo dei posteri! Non che la gente non abbia gusto, non del tutto, ma davanti a 345 tipi di font qualche svarione è più che normale dovendone scegliere solo uno. È un po’ come stare al ristorante, quando davanti a noi abbiamo 345 tipi di piatti differenti e, chiedendoci perché la vita sia così crudele, arriviamo ad una scelta dopo 30 minuti che ci deluderà comunque.
I font si esaltano con tutto il loro carattere e le loro differenze stilistiche con i progetti di typography di cui sicuramente avete già visto qualcosa: qui diventano protagonisti assoluti dei video in svariati contesti e grafiche, perché quando li scegliamo bene sono un piacere per gli occhi. La ricetta di Killdeath per il video musicale dei francesi The Geek x VRV li vede usare questa tecnica in modo magistrale per tutti i 3 minuti e 36 secondi, senza sosta. Certo è che con un’idea del genere si dovrà pur scrivere qualcosa e qui l’idea è a dir poco geniale: perché non dare voce, o meglio visibilità a chi ha voluto lasciare il proprio apprezzamento sotto la traccia audio su Soundcloud? Così i commenti degli utenti diventano la spina dorsale di un progetto partecipativo mai visto prima!
L’art director, Yann Le Dluz, ha dato sostanza all’idea proponendo dei visual freschi e ogni tanto irriverenti: il risultato è un progetto di typography che sfrutta la sterminata varietà di font su questo pianeta, mettendo in scena oltre 170 scene diverse per i commenti presi in considerazione – ho provato a contarle tutte e dopo aver fallito miseramente ho deciso che usare un “oltre” non sarebbe stato così male -. Se avete una carenza di creatività, ecco trovate le vitamine!
Waves, la traccia elettronica del gruppo francese, è una miscela rilassante ma densa, con un groove che se li merita davvero tutti quei NICE e quei DAMN perché ci porta fuori dalla stanza. Isolatevi e cliccate su play!
Eugenio Caterino
Nato a Napoli, laureato a Roma, scappato a Berlino dove conduce una vita che ha imparato a pedalare da sola. Da bambino, le caldi e noiose estati in casa lo mettono davanti a un bivio: le repliche di Italia1 o la storia del cinema, la fotografia e l'arte. Superquark addicted, quando ha dei problemi pensa a quanto essi siano insignificanti in relazione alla grandezza dell'universo.