Ci sono dei posti, dei luoghi magici, in cui no, lo sguardo non dovrebbe essere interrotto da edifici o sgraziati ecomostri.
Sono quei luoghi, in cui riesci a percepire la grandezza del mondo che ti circonda, la bellezza della terra sulla quale cammini, rievocando di tanto in tanto, quei ricordi che associ solo a un profumo, un dettaglio, un colore, un rumore.
Così, quando incontri opere come la Seashore Library la sensazione è sempre quella interdetta di chi non sa se gioire o maledire la razza umana, visto che questa immensa libreria in cemento armato, realizzata dallo studio cinese Vector Architects, si trova esattamente in riva al Mar Giallo, isolata da qualsiasi altra contaminazione artificiale.
L’approccio ad un’opera architettonica così mastodontica e vistosa in relazione al contesto, è stato estremamente intelligente e razionale, lasciando che all’interno dell’edificio l’esperienza legata al luogo, non tendesse a sparire, ma ad acuirsi e rafforzarsi.
L’edificio è diviso in una zona lettura, zona meditazione e delle camere per varie attività, ma in ciascuno di questi luoghi, la vicinanza al mare, è percepibile con tutti i sensi.
Le enormi vetrate, al piano terra, nella zona lettura, durante le belle giornate, si aprono completamente annientando le differenze dentro/fuori e lasciando ai lettori, la possibilità di far cullare le loro storie, dal rumore dell’oceano. La parte alta dell’edificio, in facciata, è stata realizzata con mattoni in vetrocemento, che grazie alla loro traslucenza, modificano all’interno la temperatura della luce naturale, in base alle condizioni meteorologiche.
Siamo davanti ad uno di quegli edifici, la cui funzione in relazione al paesaggio, è difficilmente immaginabile se non dettata dall’esperienza, lasciando di fatto me (e immagino anche te che leggi) con quell’eterna domanda (intrisa di rabbia e curiosità) in merito alla deturpazione (quantomeno visiva) degli ambienti naturali.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.