La notizia è giusto di qualche giorno fa e se non sei rimasto chiuso nella tua stanza, senza internet, smartphone e contatti con altre vite umane, probabilmente l’hai saputo: l’oms ha confermato (visto che tra vegani, omeopatici e cospirazionisti la notizia girava da almeno un decennio) che la carne rossa lavorata è cancerogena.
Se t’arimbarzano quelli che te vojono pefforza convince a magna’ sano, probabilmente la notizia non ti ha scioccato più di tanto. Se sei un cospirazionista probabilmente penserai che è tutta una mossa per boicottare gli allevatori e le mucche, e se sei un vegano probabilmente la prima cosa che hai fatto è stata quella di mandare un messaggio all’amico di una vita, linkando la notizia e aggiungendo “hai visto? Sono anni che te lo dico”.
Se però sei un comune mortale che proprio l’altro ieri è stato da Quirino, il macellaio di fiducia a chiedere di metterti da parte una trentina di salsicce (di quelle speziate e belle piccanti) e otto bistecche alte 6cm da fare alla griglia, immagino che la notizia un po’ ti abbia turbato. Così come d’altro canto ha turbato l’80% della popolazione italiana che per storia, cultura e piacere, è sempre stata dedita ai peccaminosi piaceri della carne.
Così, mentre tu ti arrovelli il cervello sulla questione mangio-non mangio (ma io la soddisfazione all’amico vegano non gliela dò), esce fuori che a Strasburgo c’è il SI per alghe e insetti sui piatti degli europei. Una notizia, quella della commestibilità degli insetti, che in realtà non ha sorpreso gli oltre 2 miliardi di persone che già si nutrono di alcune delle 2000 specie commestibili, stuzzicando grilli e ragni fritti, come fossero noccioline e patatine da servire all’aperitivo.
Tra questi, sicuramente le due designer Julia Plevin e Lucy Knops, conosciutesi in una scuola di design di new York, e fondatrici di Critter Bitters, una startup in cerca di fondi su Kickstarter, che mira ad introdurre nella cultura occidentale il consumo di insetti, in virtù del rapporto della FAO del 2013 dal titolo “Insetti commestibili: prospettive future per la sicurezza alimentare e per il foraggio animale”.
Critter Bitters, con tanto di smorfia evidente mentre lo pronunci e pensi a larve, formiche e cavallette da mangiare, mitiga il disgusto attraverso l’accostamento con l’alcol che sicuramente ti ricorderà serate ben più piacevoli, presentando dei cocktails artigianali a base di grilli tostati disponibili in quattro aromi differenti: dai grilli alla vaniglia a quelli al cacao, passando per quelli alle mandorle tostate e arrivando (per i più temerari) a grilli puri, con sapori e aromi familiari, da mescolare a vodka e altri alcolici di (tua) fiducia.
Spinti dall’ondata dell’Expo 2015 e dalla Milano Design Week 2015 (a cui erano presenti) i Critter Bitters, sono realizzati attraverso dei processi di fermentazione e distillazione e ti permettono di “giocare” con le essenze e con gli alcolici, mescolando la cultura dei distillati a quella dell’entomofagia, magari mettendo da parte quella smorfia di cui sopra e sorseggiando un Martini o un Old Fashioned, insieme a una buona dose di coraggio.
Perchè probabilmente, per un occidentale, proprio di coraggio si tratta.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.