Ho sempre considerato il corpo come il miglior mezzo espressivo esistente sulla terra. Esso accoglie e racchiude in sé i nostri stati d’animo, divenendo spesso uno scudo protettivo. Diventa rappresentazione massima della nostra persona; lo adorniamo con tatuaggi che ricordano un periodo della nostra vita, una persona, un valore a cui non ci sottrarremmo mai, noi donne ci trucchiamo, smagliature, cicatrici, ferite. Insomma, è la sintesi estetica del nostro essere interiore.
Una donna, forse più dell’uomo, lo vede evolversi in maniera strabiliante, soprattutto quando accoglie in sé il dono della vita. Man mano che la sua pancia cresce, i suoi occhi si illuminano e spesso si dice che i tratti del viso si addolciscano.
A tutto ciò si associa un inevitabile turbine emotivo, una giostra di emozioni che difficilmente dimenticherai nel corso della vita.
Poteva mai una fotografa non dedicare parte del suo lavoro ad una tematica simile come il corpo durante i 9 mesi evolutivi? Ovviamente no!
Così Jade Beall, fotografa di Tucson (Arizona) e madre, decide di dare vita al progetto A Beatiful Body Project iniziato durante i mesi della sua gravidanza in cui si ritraeva, sino al momento della nascita (aprendo anche un blog in cui postava i suoi scatti). Ma tutto ciò si è esteso man mano ad un sempre maggiore numero di donne di ogni nazionalità, età e ceto sociale.
Immortala le donne nella naturalezza più estrema, senza eccessivi elementi distrattori nella scena, focalizzandosi maggiormente nella cura dei dettagli e seguendole anche nei momenti dopo la nascita, ritraendo quei gesti di cura tipici di una mamma e gli attimi di crescita più significativi.
Anche il momento post nascita è accompagnato da stati emotivi intensi; il corpo è soggetto ad un nuovo cambiamento, la pelle è più morbida, le cicatrici molto evidenti sempre pronte a ricordati i 9 mesi appena trascorsi; la gioia di aver messo al mondo una nuova vita indubbiamente fa sparire in uno schiocco di dita tutto ma è inevitabile il percorso di accettazione di una “nuova se”.
Nel maggio dello scorso anno Jade pubblica un libro “The Bodies Of Mothers”, nel quale racchiude tutti gli scatti compiuti nel corso degli ultimi anni e raffiguranti le più diverse, belle ed uniche madri del mondo. Un successo editoriale che l’ha spinta a perseguire il suo lavoro evolvendolo verso nuove forme rappresentative (possiamo seguire i suoi aggiornamenti anche sulla sua pagina Facebook, molto attiva).
Insomma, il corpo di una donna in maternità è di una irrimediabile bellezza, ogni centimetro della sua pelle racconta un attimo vissuto, un’emozione provata.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.