Ivey and Friends è il titolo della personale dell’artista di questo martedì che si sta svolge fino al 1 novembre in una delle nostre gallerie preferite, la Luz de Jesus, un punto di riferimento per tutti noi appassionati di pop surrealismo e oggi spero di portarvi un pò di allegria con le immagini delle sue opere che ho il piacere di farvi vedere sotto queste righe. Se vi piace il grottesco allora accomodatevi pure, questo è il vostro giorno.
L’ospite di oggi è la fantastica Renée French, una scrittrice, illustratrice nonché autrice di libri per bambini nata negli Stati Uniti nel 1963, molto famosa nel suo paese per aver ricevuto premi e riconoscimenti come l’Inkpot nel 2007 al San Diego Comic Con. In passato ha realizzato una storia illustrata intitolata Almost Sound per Mome, il trimestrale a colori di Fantagraphics Books, una casa editrice underground che si muove tra fanzine, fumetti e fumetti erotici per adulti fondata nel 1976 (sono sicura che il nostro capo andrà a dare un’occhiata alle loro produzioni). Inoltre, nel 2013 è stato pubblicato Barry’s Best Buddy edito da Toon Books, il quale parla di una tenera e simpatica storia d’amicizia tra un uccello e un roditore.
Queste bellissime opere di Renée French che vedete oggi sono state realizzate con grafite su pergamena e se potessimo osservarle dal vivo ci renderemmo conto della loro reale dimensione poiché quasi tutte non superano gli otto centimetri, quindi sono quasi delle piccole miniature di personaggi simpaticissimi che non mi stancherei mai di guardare. Lo sfondo più scuro dietro permette all’illustratrice di concentrare lo sguardo dell’osservatore proprio sul personaggio rappresentato, sulle sue caratteristiche fisiche che lo rendono buffo e simpaticamente grottesco, in tal modo il contrasto tra la luce e le ombre è più naturale e mercato al tempo stesso dando quella sensazione che ogni animale sia stato incorniciato in un ritratto.
Il suo surrealismo è tipico di molti artisti visti finora, vedi Sicioldr, Afarin Sajedi o Bafefit tanto per citarne alcuni, i quali intendono portare alla luce il lato emotivo delle loro creature attraverso l’espediente della deformità fisica che incuriosisce la mente dello spettatore che a sua volta viaggia lontano alla ricerca di una storia da inventare attorno a questi personaggi dagli occhi grandi o dal naso con le macchie o persino dalla capigliatura alla Steven Weber. Le loro caratteristiche fisiche ben marcate formano quella diversità di cui è fatta la materia della nostra fantasia legata al mondo dell’infanzia e che nelle opere di Renée French assume caratteristiche esilaranti proprio perché la nostra artista riesce ad unire la semplicità delle forme con l’ironia che le è tipica in ogni illustrazione. Un esempio con il quale chiudere questo pensiero è l’illustrazione Goat Knitting Snood, ovvero la capra, della quale vediamo solo le zampe, intenta a lavorare a maglia la sua stessa lana. Tra le mie preferite.
Buon martedì!
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!