“Ho iniziato a guidare il taxi nel 1978 e dopo aver assistito ad una dozzina di cose incredibili e fuori dal comune, soprattutto di notte, ho comprato una Canon AE-1 nel 1984. Da quel giorno in poi non esco mai di casa senza la mia macchina fotografica.”
Queste sono le parole di Matt Weber in una recente intervista, un tassista diventato famoso grazie alla sua passione per la fotografia, in particolare per le riprese notturne di alcune zone di New York, le quali nel corso degli anni hanno conosciuto un forte cambiamento urbano e sociale che lui è riuscito a documentare nei suoi scatti.
Il lavoro di Matt Weber rappresenta un’altra chiave di lettura della città americana tradotta in una miriade di immagini fotografiche in bianco e nero che difficilmente potrete vedere sulle guide turistiche perché nel suo obiettivo sono finiti situazioni e personaggi che nessun turista, tranne forse qualcuno di noi che si sente antropologo dentro, si sognerebbe di annoverare tra i suoi ricordi della Grande Mela. E così, cinema a luci rosse, spacciatori, prostitute, ubriaconi e perdigiorno sono diventati dagli anni ottanta ad oggi i soggetti dei suoi reportage fotografici che vi mostro oggi in questa pilloletta di metà settimana.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!