“Se dovessi disegnare la mia vita, disegnerei un bambino dietro al vetro di un negozio con le mani appoggiate mentre guarda il mondo passargli davanti. La vita continua e io me la sto perdendo. Me la sto perdendo da tutta la vita” – Hector Garcia Jr
Decido di aprire questo articolo con una frase molto forte, che a me ha suscitato un leggero senso di ansia sollecitata da un aumento del battito cardiaco. Un sentimento di angoscia e impotenza provato da Hector Garcia Jr., nonché fulcro del lavoro fotografico di Lisa Krantz.
In una società che continua ad evolversi senza sosta, su una tematica si prosegue a piccoli passettini: il corpo. Da sempre tematica maggiormente riferita al mondo femminile, abbraccia in realtà anche una grande fetta della popolazione maschile.
La lotta all’obesità si discosta dal semplice lato estetico (seppur è quel fattore per cui ci si dibatte di più) per toccare corde ben più di rilievo come le malattie a cui può portare, i problemi cardiaci, circolatori, ecc ma non meno importante, un totale sconvolgimento della vita sociale. Perché una malattia di questo tipo (si, l’obesità è una malattia) porta al cambiamento dell’abitudine più basilare, come fare la pipì appena svegli, prendere una tazza di caffè&latte al bar preferito, accompagnare il proprio figlio al parco giochi; ti disorienta e inibisce totalmente. Inizi a dipendere dagli altri anche per una doccia o per una scarpa coi lacci sciolti. Diventi vittima degli sguardi altrui, spesso sgraditi, scomodi e fastidiosi come se si fosse un esemplare da circo. Ti scherniscono, e tu sei lì fermo… Magari mascheri quel bruciore dentro al petto con tonnellate di ironia e sorrisi ma brucia dentro, eccome se brucia! Nel buio della notte, nel luogo dove ti senti maggiormente protetto ti lasci andare e piangi, piangi lacrime amare e sale in te il desiderio di rivalsa, la voglia di farcela! Prometti a te stesso che da domani tutto cambierà, che camminerai di più, ripescherai dal fondo del cassetto la tuta e andrai a rinnovare l’abbonamento della palestra, mangerai sano e berrai acqua e tisane per depurarti. Ma spesso si rivelano promesse che solo il buio della notte conosce e sa che difficilmente diventeranno realtà.
Lisa Krantz è una fotografa americana specializzata in sociale; è un membro del Sant’Antonio Express-News. Con questa serie che vede Hector Garcia Jr. protagonista dal titolo “A Life Apart: The Toll of Obesity” vince il secondo premio del “Reporting Picture Story-NewsPaper”. I suoi studi in psicologia, conseguiti presso la Florida State University, hanno indubbiamente influito in questo lavoro donandogli quel di più di chi certe storie le ha vissute per anni nel ruolo di aiuto. I suoi lavori hanno tutti un carattere sociale; la tecnica fotografica, seppur sempre ben presente, viene posta in secondo piano rispetto al cuore pulsante della tematica affrontata.
Questa serie in particolare è stata oggetto di numerosi premi, festival fotografici (tra cui il Festival della Fotografia Etica di Lodi). Hector è stato seguito per anni da Lisa, la quale ha documentato passo per passo ogni attimo della sua vita, evidenziando le difficoltà di chi ha deciso di rifugiarsi nel cibo per creare uno scudo contro il mondo. Ha raccontato la sua lotta contro il peso in un susseguirsi di decine di chili persi e riacquistati fino a giungere alla morte.
La dipendenza da cibo è da considerare al pari di quella da droga e alcool. Bisogna volerlo fortemente di guarire.
Queste fotografie sono il frutto di una lotta contro se stessi vista dagli occhi speciali di una donna.
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.