Avete mai provato a guardare qualche video realizzato per musica chillout? Spesso presentano forme geometriche con colori cangianti e forme variabili, che durante il corso della melodia creano immagini di visual art gradevoli alla vista, ottimo accompagnamento ad un ascolto in pieno relax.
Nel video Wide Awake degli americani “A Love Like Pi” succede questo: sonorità astratte sono legate a immagini geometriche che a loro volta raccontano qualcosa. Ci mostrano un individuo che attraversa un’esperienza di vita assimilabile visivamente ad un sogno lucido. Il regista Min Liu (che non è nuovo a raffigurazioni oniriche di questo tipo) presenta davanti ai nostri occhi degli oggetti e animali più o meno familiari con cui abbiamo modo di interagire durante la nostra vita, direttamente o meno.
Le composizioni del gruppo presenti sulla loro pagina soundcloud presentano melodie più ritmate e aggressive, mentre in questo caso le sonorità sono ricorsive, eseguite in ambienti molto ampi.
Cosa c’è di particolare in tutto questo? Che quello raffigurato è un mondo in tricromia (bianco, rosso, nero), in cui l’ossessiva ripetizione degli oggetti rappresentati al centro di immagini simmetriche, fa perdere di vista il significato stesso di ciò che si vede. Così gli oggetti si trasformano, creando immagini kaleidoscopiche caratteristiche delle visioni psichedeliche. Come la canzone, anche il video si apre e chiude con una sequenza ricorsiva: c’è un mondo che nasce dal buio e ritorna nel buio, mentre la melodia ripete la stessa sequenza di note iniziali.
La bellezza di questo video è nel suo essere un’esperienza autoconclusiva, ciclica. Come quelle giornate strane in cui prima di dormire realizziamo che esisteranno innumerevoli giorni uguali a quello appena trascorso, ripetendo con leggerezza gli stessi gesti e le stesse parole.
Mirko Tommasino
Mi chiamo Mirko Tommasino, ho 27 anni e da grande vorrei diventare una persona interessante. Mentre cerco il mio posto nel mondo: leggo, scrivo, osservo, fotografo, suono e progetto cose, non per forza in quest’ordine e non per forza separatamente