Quando provi a recuperare una struttura fatiscente, in architettura, hai due strade da poter intraprendere. La prima è quella del recupero che mantiene inalterata l’identità della struttura, conservando elementi che più o meno rimandano alla storicità e alla precedente destinazione d’uso (e di esempi simili, tra queste pagine, ne abbiamo visti molti). Poi c’è l’altra, che spesso fa storcere la bocca ad architetti e interior design, che consiste in un tabula rasa della struttura cancellandone di fatto l’identità precedente.
Soluzione forse non sempre accettabile dal punto di vista morale, ma spesso l’unica possibile nei casi in cui l’edificio versi in uno stato di effettiva irrecuperabilità.
È il caso di una vecchia latteria (e fienile) del 1934 situata nel quartiere Gracia di Barcellona, trasformata in una casa da e per l’architetto Marc Mazeres, insieme a Lluís Corbella.
La struttura smise di funzionare nel 1984 in seguito ad una legge che vietò gli animali all’interno del centro città, cadendo da lì a poco, in un completo stato di abbandono che di fatto ha inciso enormemente nelle successive e recenti scelte progettuali, portando a mantenere “vivo” soltanto un vecchio pilastro in mattoni che sostiene il tetto e, insieme all’enorme trave centrale che percorre l’intero edificio, domina il centro della casa.
I lavori di ristrutturazioni sono iniziati nel 2011 e terminati nel 2015. Il grande vuoto centrale, creatosi dopo lo smantellamento di un piano ha permesso una doppia altezza irrorata dalla luce proveniente dai finestroni. La metratura finale, portata a 274 m² è stata possibile grazie all’aggiunta di nuovi volumi (supportati da profilati HE in acciaio, che se spulci bene nelle foto, riesci persino a vedere), che creano camere comunicanti e garantiscono la completa indipendenza dei figli.
Proprio per quest’ultimi, sono stati pensati alcuni giochi/arredi come il flipper, il tavolo da ping pong in terrazza (raggiungibile tramite la scala piegata in acciaio) o la seduta nell’area centrale, appesa ad una trave.
Lo spazio vanta anche di un piccolo giardino con piscina, che permette di pranzare all’aperto e godere appieno dell’intera proprietà.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.