L’attacco è sempre la parte più difficile di un articolo, almeno per me si intende. So ciò che voglio scrivere in mezzo ma molto spesso non so come iniziare, specie quando si parla di grandi artisti o di artisti che non ho avuto la fortuna di incontrare di persona, altrimenti sarebbe tutto più semplice, magari inizierei con una battuta simpatica o un ricordo che ci lega. Questa è proprio una di quelle volte in cui mi guardo intorno in cerca di ispirazione per potervi parlare dei due soggetti protagonisti di questa puntata di Tuesday Poison, due tipetti che sembrano davvero molto simpatici, proprio come quelle due strane creaturine con le quali si sono fatti conoscere qualche tempo fa, esattamente nel 2005 quando è iniziata la loro avventura come artisti. Sto parlando di Fabio La Fauci e Daniele Sigalot meglio conosciuti come Blue&Joy, i quali rispettivamente da Milano e Roma, città in cui sono nati, si sono spostati a Berlino da qualche tempo dove hanno aperto Pizzeria, più che uno studio un laboratorio di sogni come lo definiscono sul loro sito. Ma procediamo con ordine perché quella di Blue&Joy è un’esperienza artistica molto interessante, fatta di fasi e trasformazioni intriganti che non a caso finiscono in questa nostra rubrica storica dedicata all’arte lowbrow, in cui molto spesso ci siamo trovati a leggere di artisti che nel loro costante divenire hanno lasciato un tipo di arte per avviciniarsi ad un’altra forma, come tante volte abbiamo visto dalla street art alla pittura prettamente pop surrealista o viceversa, dall’illustrazione alla street art passando per il fumetto e i toys. Tanti sono i casi che abbiamo documentato e ancora tanti altri in fila da documentare, proprio come questa del duo che vi presento oggi attraverso le parole e le immagini che seguono.
Blue&Joy sono nati dieci anni fa come due personaggi contrapposti, uno particolarmente incline alla malinconica speranza di un futuro migliore, soprattutto dal punto di vista affettivo, l’altro invece, come dice il suo nome, molto più vicino alla gioia, alla facile ironia che deriva dalla sua propensione all’aspetto ludico dell’esistenza umana che accostata all’altro personaggio crea simpatici momenti. Questi due esserini hanno dato vita a fumetti, vai a cercare in libreria Le scoraggianti avventure di Blue&Joy, consigliato a tutti ma in particolare modo a coloro i quali sono affetti da bipolarismo, a toys, che spero di ricevere per Natale (il capo è avvisato), a lavori di street art, istallazioni in Italia ma anche in altri paesi dell’Europa e mosaici straordinari che mostrano la capacità dei due artisti di immedesimarsi in altri concetti.
Come l’istallazione appunto, l’ultimo punto di arrivo di Blue&Joy, i quali nel corso degli anni hanno affinato la loro tecnica installativa e hanno trasformato i loro personaggi originari in altre forme e linguaggi, restando sempre al passo con i tempi, dal punto di vista concettuale e del linguaggio mediale, dando allo spettatore la possibilità di codificare il messaggio che si nasconde dietro le loro istallazioni, proprio come quella presentata alla rassegna itinerante Capri The Island of Art, inaugurata lo scorso 4 settembre e visitabile fino al 31 dicembre 2015, nella quale i due nostri ospiti hanno realizzato l’opera My Ego is better than yours, ovvero una serie di aeroplanini colorati che formano la scritta ego su un tappeto di erba verde a cielo aperto. Un altro modo per Blue and Joy di confrontarsi con le contraddizioni e le alienazioni della nostra vita e del rapporto che abbiamo con l’ambiente circostante.
Un vedere oltre la forma che stimola il pensiero sempre in modo ironico e ludico, le stesse caratteristiche rendono il loro surrealismo piacevolmente delizioso.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!
