Dell’artista bellunese (classe 1978) Emanuele Kabu (amico(ne) di Ericailcane e Davide Zucco), potremmo parlarne infinite ore, senza di fatto inquadrarlo mai completamente e collocarlo in un ambito artistico. Il che forse è il motivo per quale non ne ve lo abbiamo mai presentato fino ad ora.
La caratteristica “anomala” di Kabu (oltre agli incredibili trip che fa, e fa fare) è che contrariamente alla tendenza degli ultimi anni, lui ha cominciato come writer nel 1993 per poi spostare i suoi interessi verso illustrazione e pittura (e una serie indefinita di altre cose che vanno dalla musica alla scenografia teatrale).
Dal 2003 realizza loop e cortometraggi nei quali Kabu racconta la vita (insonne) che vive, quella che immagina per se e talvolta anche per gli altri (che spesso manderebbe affanculo), riuscendo, grazie ai suoi disegni e ai suoi loop, a trasportarti in pericolosi e psichedelici viaggi senza ritorno.
Se sei bravo, bravo davvero dico, ti sfido a raccontarmi i suoi magici video animati, dove la natura, il surreale e il metafisico si mescolano in maniera enigmatica (e velocissima) ai pensieri dell’artista. Che magari sono pure i tuoi. E di qualche miliardo di persone là fuori.
O almeno così mi è sembrato dopo aver visto Infinite Lust. Cioè gli ultimi 4 mesi di lavoro di Emanuele Kabu (realizzato dopo il suo trasferimento a Londra) in cui entra in gioco pure quel senso di nostalgia che ti/ci assale quando qualcosa finisce. Quando tutto finisce. Perchè tutto, prima o poi, finisce.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.
