(Happily Ever After by Shaivalini Kumar)
Storie che si intrecciano, visioni differenti che convergono e poi Boooom, esplosione di colore e creatività, tingere la quotidianità di disarmante bellezza.
Tutto questo è Taxi Fabric, un progetto che ha voluto dare spazio ai talentuosi designers e progettisti di Mumbai (India), una città in cui non è del tutto compresa questa forma d’arte.
Cosa hanno concretamente fatto questi creativi?
Si sono lasciati condurre dai profumi di questa terra, dalle leggende, da vecchie tradizioni e le hanno mescolate alle loro conoscenze, aprendo il cuore e la mente (soprattutto la mente) e trasformando questa miscellanea di fattori in creatività su uno degli status symbol di Mumbai: i taxi.
(A century of revolt by Kunel Gaur)
Per alcuni designer partecipanti al progetto (realizzatosi anche grazie ad una campagna di crowdfunding su Kickstarter), quest’ultimi non sono solamente il mezzo di trasporto più economico, ma sono divenuti un’icona culturale! Altri hanno voluto far rivivere la bellezza di fermarsi e dedicarsi qualche minuto di tempo lontano dal caos frenetico di Mumbai, odorando magari le rose tipiche della città. C’è chi si è voluto inspirare ad un secolo di lotta per la libertà del popolo indiano e chi ha voluto evidenziare ancor di più quanto in realtà siamo nati e viviamo tutti sotto lo stesso cielo, come i Pakistani e gli Indiani; chi invece ha voluto omaggiare la frenesia di certe città, il lavorare sodo per rincorrere il proprio sogno, che esso sia nella mente dell’uomo di affari o del semplice contadino.
Insomma, l’arte dà sempre più spazio alle rappresentazioni concrete di proprie visioni, è un modo per raccontarsi e raccontare; spesso è voce/denuncia, è fantasia, libertà e coraggio, è angolo in cui accucciarsi per vivere il proprio sogno. E’ forza.
(Monad by Samia Arif)
(You & I by Pranita Kocharekar)
(From a taxi window by Lokesh Karekar)
(Jungle book by Tasneem Amiruddin)
(Number Game by Sanket Avlani)
(Cutting by Gaurav Ogale)
Claudia Tornatore
Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.
