Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
Mettetevi comodi, togliete le scarpe e preparatevi a perdere la testa tra le nuvole.
Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
In poche parole non ho mai smesso di fare quello che fai tu quando prendi matite pennarelli e altri colori e inizi a disegnare le tue storie.
Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Curiosità, talento, qualcosa da dire, immaginazione, tanto impegno ma sopratutto tanto amore… Il tutto applicato alla tecnica e agli strumenti che vi piacciono di più.
Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Più che un singolo episodio ho tanti bei ricordi legati alle persone che ho la fortuna di incontrare grazie a questo lavoro: i sorrisi, i consigli, le esperienze in comune e le felici collaborazioni.
Esperienze negative e delusioni per fortuna poche, non mi va di ricordarle ma cerco sempre di trarne un insegnamento per crescere.
Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P
Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Una delle mie colonne dell’illustrazione è sicuramente Christoff Nieman: la “semplicità” stilistica che incontra la genialità espressiva in tutte le sue forme. Un emergente, anche se in realtà è già molto affermata è Eleni Kalorkoti, adoro tutti i suoi lavori, sopratutto quelli che rappresentano il movimento.
Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
In questo momento, dopo la bellissima esperienza con ANORAK Magazine (a proposito di momenti da ricordare), sto lavorando alle illustrazioni che accompagneranno il restyling di un brand molto famoso (non posso svelare nulla però se no mi mandano gli avvocati a casa).
In più c’è un’idea per un libro che vorrei realizzare con un’amica scrittrice… Spero vada in porto.
Final bonus question: Linee essenziali, forme morbide e colori chiari, tanta gioia e sognare sognare sognare (perché in fondo sognare è gratis…cit.).Se mi soffermo su queste parole, che sembrano la ricetta perfetta che sta alla base dei tuoi lavori, non riesco a far altro se non pensare che anche attraverso l’utilizzo di pochissimi dettagli, le tue illustrazioni siano molto efficaci e dirette.
A tal proposito mi chiedo, qual è stato il processo che ti ha portato alla sintesi dell’immagine, alla ricerca di linee essenziali?
L’utilizzo di pochi dettagli, la ricerca della forma giusta ma immediata, quanto ti aiuta nella comunicazione con l’osservatore? Ed infine, domanda personale, quanto contantano i dettagli nell’arte e nella vita?
Grazie per questa bella domanda e per essere andata in profondità nei miei lavori.
La ricerca della sintesi dell’immagine in realtà è qualcosa che mi è venuto in modo del tutto naturale. Rappresenta in pieno il mio modo di esprimermi e per questo motivo credo di riuscire ad essere diretto ed immediato con pochi elementi e forme precise. Negli anni ho lavorato molto di più sull’equilibrio tra la semplicità dell’immagine e la profondità dei contenuti.
Per questo motivo la scelta dei dettagli conta tantissimo, se sono quelli giusti danno un senso a tutto e l’illustrazione risulta completa.
Ringraziamo Roberto Blefari per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://hikimi.it/
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...