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Ahn Sun Mi: la trasposizione del proprio corpo nella ricerca del sè


Ahn Sun Mi 01

Il surrealismo è un’avanguardia sviluppatasi nei primi anni Venti del ‘900 in opposizione al Dadaismo, che si diffonde velocemente anche in campo artistico oltre che letterario (e sono sicura che se seguite Tuesday Poison, la nostra rubrica dedicata al Pop Surrealism, sapete di cosa parlo). Il primo a sperimentare in campo fotografico fu Man Ray con la celebre opera del 1924 intitolata “Le Violon d’Ingres” che raffigura una donna di schiena. La particolarità è data dalla modifica fatta con inchiostro di china dopo la stampa, l’autore aggiunse due fori di risonanza ad “f” tipici di un violoncello.
In netta contrapposizione con la tecnica classica, la fotografia surrealista concretizza come suo punto di forza scarti dalla realtà riconoscibile e atmosfere inquietanti .
Ahn Sun Mi si può annoverare fra i surrealisti in fotografia. E’ una fotografa del Sud Corea, studia per tre anni fotografia nel suo Paese e poi si trasferisce in Francia per completare la sua formazione presso la Scuola di Belle Arti.

Sin da subito il focus dei suoi lavori sono stati gli autoritratti; si pone dinnanzi la macchina fotografica e sperimenta numerosi ritratti sempre ben composti. Il suo migliore “compagno d’avventure”, oltre alla macchina fotografica, è il suo notebook in cui annota ogni idea e progetto.
Con lei si entra in un modo fantastico, ben lontano dalla fotografia intesa con accezione classica: è surrealismo puro. Sono ritratti in cui si reinventa in mille modi differenti; la nostalgia per l’infanzia e le fiabe, la ricerca della propria femminilità inaccessibile sono l’essenza della sua ispirazione. Esplora la sua sensualità e sessualità, il suo corpo nudo è come una tela bianca sulla quale colorare, provare e attribuire immagini e simbolismi che esulano dal monto reale e che regalano una visione onirica allo spettatore.

Le sue opere finali sono il frutto di un lavoro fotografico e grafico, un mix fra questi due mondi perfettamente armonioso e sopra le righe, lontano dall’ovvietà.
L’arte di Ahn Sun Mi è la testimonianza del suo di vivere, una sorta di terapia che fa quotidianamente per conoscere se stessa, mettersi alla prova spingendosi oltre e catturarando le emozioni che questo momento di ricerca le dona.

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Claudia Tornatore

Sognatrice, a tratti poggio i piedi sulla terra e ogni tanto salgo sulla luna. Laureata in scienze umanistiche, considero l’arte il fulcro della (mia) vita. La mia tesi? Arteterapia. Scrivo di fotografia, mi diletto con essa : è nella mia vita da che ho memoria, in fasi e forme differenti. Amo il colore, il tè nero, gli incontri inaspettati, i sorrisi, la voglia di cimentarsi in cose nuove e la mia bellissima Sicilia.

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