Agnes-cecile, nome che non so perché, ma evoca nella mia mente il volto di una bella principessa celtica dai lunghi capelli e dalla pelle bianca, mentre dipinge sembrar lasciar danzare le sue mani sul foglio di carta bianco, maneggiando il pennello in maniera talmente leggera e spontanea, da ricordare il direttore di un’orchestra che ad occhi chiusi, facendo volteggiare la sua bacchetta, riesce a far produrre ad una moltitudine di strumenti estremamente diversi fra loro, una sublime sinfonia.
I volti dei suoi dipinti, nei quali non si serve di disegni preparatori o al massimo di poche ed essenziali linee guida, sembrano leggeri come l’aria, merito dell’utilizzo di colori ad olio o acrilici molto diluiti con l’acqua, che dopo una prima e decisa pennellata, lascia scorrere liberamente sulla superficie del foglio, semplicemente inclinandolo in avanti.
Altre opere invece, sono composte con inchiostro di tonalità scure e sembrano essere state realizzate da una ipotetica vedova nera, che ha tessuto finemente la sua ragnatela, dando vita a figure che si manifestano improvvisamente, uscendo da una nuvola di fumo denso. Ovviamente la giovane artista romana non impiega alcun tipo di aracnide (o di fumo) per la realizzazione delle sue opere, ma utilizza abilmente la tecnica del dripping, o più semplicemente dello sgocciolamento, ideata da Jackson Pollock, padre dell’action painting americana, nei primi anni Cinquanta.
A differenza dell’artista americano al quale si è ispirata, che realizzava quadri totalmente astratti, utilizza però tale tecnica per dare vita a corpi e volti, talvolta intrecciati tra loro in un’unica spirale e contraddistinti sempre da grandi occhi malinconici e sognatori.
Impossibile non rimanere ipnotizzati davanti alle opere della giovane Agnes-Cecile, pseudonimo di Silvia Pelissero, diplomata al liceo artistico ed in seguito autodidatta.
Nadia Guidi
Nadia, nevrotica precisina full time, nel tempo libero tento di farmi largo nell'insidioso mondo della curatela. Rincorro tutto ciò che toglie il respiro e sono alla costante ricerca della meraviglia.