L’ultima volta che ho parlato dell’architetto bolognese (che da anni vive e lavora a Barcellona) Federico Babina, aveva appena “sfornato” Archilife, la serie dedicata a storici attori del cinema immaginati nelle più famose dimore costruite da altrettanto storici architetti.
Un binomio (ma chiamala pure passione) quello Cinema-Architettura, che Federico ha sempre portato avanti nel corso degli anni, attraverso altre serie come Archizoom (in cui le case diventavano poster cinematografici), o Archiset in cui associava i set dei film a edifici rappresentati in sezione.
In Archidirector, freschissima e nuovissima serie di Federico, cinema e architettura proseguono il viaggio iniziato anni fa, attraverso uno stile che si plasma e adatta alla poetica dei registi.
Ne escono fuori, case che ricalcano non solo nella forma, ma anche nei colori, nei materiali e nei dettagli, le personalità dei registi e dei film che li rappresentano.
Tra i tanti, i fratelli Coen, Michel Gondry, Lars Von Trier, Wes Anderson e Tim Burton, senza dimenticare gli “eroi” del passato come Antonioni, Fellini, Lynch, Kubrick e Hitchcock, riuniti nell’ennesima serie-capolavoro che Federico presenta così: “I registi sono come gli architetti del cinema”
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.